Rassegna stampa: 5 notizie dal mondo dell’economia | n.3

Ritorna  la Rassegna Stampa della settimana: in un solo articolo vi offriamo la possibilità di accedere alle notizie più influenti relative al mondo dei mercati finanziari. Attraverso questa selezione di news sugli aspetti macro e micro dell’economia vogliamo offrire un servizio informativo efficace e completo rivolto agli operatori finanziari.

1.La “fintech” potrebbe rivoluzionare la finanza

“Le tecnologie dell’informazione hanno rivoluzionato il mondo dell’intrattenimento, quello dei media, quello del commercio al dettaglio e più recentemente l’offerta di stanze d’albergo e tassì. Il pagamento di enormi multe apparentemente viene considerato un costo come un altro. Infine, le crisi bancarie seguite al 2007 non hanno precedenti nella storia. Se il loro impatto sull’economia non è stato più grave che in passato è stato solo perché i governi si sono dimostrati disposti a salvare le banche”. Lo scrive Martin Wolf sul Sole 24 Ore.

Secondo il giornalista ed esperto di economia britannico le nuove tecnologie potrebbero contribuire a cambiare l’intero quadro, in due modi almeno. “Per prima cosa potrebbero trasformare il sistema dei pagamenti. Una possibilità è quella di effettuare i pagamenti in tempo reale attraverso un sistema di “libri contabili” distribuiti. I vantaggi dei pagamenti istantanei sono evidenti. Il vantaggio dei libri contabili distribuiti, un elemento della tecnologia blockchain di Bitcoin, sta nel rendere più solido il sistema di tenuta dei registri: invece di registri contabili centralizzati, il database sarebbe condiviso attraverso una rete di siti, che conserverebbero tutti una copia identica.

Una seconda trasformazione potrebbe arrivare dai prestiti peer-to-peer, dove la disintermediazione a danno delle imprese tradizionali passa attraverso piattaforme che abbinano risparmi e investimenti. È una tipologia di prestiti che sta crescendo rapidamente”.

Fonte: Il sole 24 ore

 

2.Société Générale, 5 titoli da comprare e 5 da vendere

Da comprare:

1) Endesa. Sulla utility elettrica spagnola il rating è stato incrementato da hold (mantenere) a buy (comprare) con prezzo obiettivo 18,5 euro, perchè lo scenario del settore è diventato più promettente e gran parte dei rischi sono già scontati nelle quotazioni attuali. Il titolo, che capitalizza 17,6 miliardi di euro, ha realizzato una performance negativa negli ultimi 12 mesi (-8%).

2) Valeo. Sul gruppo automotive (componenti) è stato ribadito il rating buy dopo la pubblicazione il 18 febbraio scorso dei risultati dell’esercizio 2015, grazie alle buone prospettive e al posizionamento nelle aree più dinamiche del mercato. Il target price del titolo, che ha un p/e (prezzo/utile) in calo da 9,4 nel 2016 a 8,4 nel 2017, è 164 euro (+38%).

3) Acs. Prezzo obiettivo di 36 euro (+44%) e conferma del rating buy sul gruppo spagnolo di costruzioni ed engineering, che alle quotazioni attuali tratta a sconto rispetto alla media. La performance del titolo, che capitalizza 7,8 miliardi di euro, è negativa (-25%) negli ultimi 12 mesi.

4) Ingenico. La società francese high tech sta portando avanti un piano oneroso di taglio dei costi che è destinato a dare risultati nel medio termine. Il rating è buy con target price 125 euro (+37%). Negli ultimi 12 mesi il titolo, che capitalizza 5,6 miliardi di euro, è sceso del 6%. Il dividend yield è trascurabile (1,5%).

5) Crh. Il prezzo obiettivo di 2.430 pence implica un margine di rialzo del 31% perché i buoni risultati 2015 hanno rafforzato l’opinione positiva sul gruppo delle costruzioni irlandese. Il titolo, che capitalizza 15 miliardi di sterline, ha registrato una performance posita (+2%) negli ultimi 12 mesi.

Da vendere:

1) Energias de Portugal. Sulla utility elettrica portoghese, che capitalizza a Zurigo 10,5 miliardi di euro, gli analisti hanno abbassato il rating da hold (mantenere) a sell (vendere), con prezzo obiettivo 2,60 euro, inferiore alle quotazioni attuali, perché ritengono che dovrà affrontare tempi difficili a causa della nuova regolamentazione del settore. La performance negli ultimi 12 mesi è negativa (-18%).

2) Novo Nordisk. La valutazione del gruppo farmaceutico danese è troppo elevata rispetto ai competitor, visto che il titolo viene scambiato con un p/e sugli utili attesi nel 2016 di 23, che implica un premio del 50% sulla media, non giustificato da una crescita attesa dei risultati per azione (eps) 2015-2020 di poco maggiore dei concorrenti. Il rating è stato confermato sell (vendere) e il target price è 320 corone, del 10% inferiore alle quotazioni attuali.

3) Credit Suisse. Prezzo obiettivo tagliato da 17 a 12 franchi e rating sell (vendere) dopo la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2015. Gli analisti hanno infatti rivisto al ribasso le stime 2016-2017 dell’investment bank elvetica. Il titolo, che capitalizza 25 miliardi di franchi, sul listino di Zurigo ha lasciato sul terreno il 34% negli ultimi 12 mesi.

4) Ibm. Dopo aver tagliato del 4% in media le stime sull’utile operativo 2016-17 sul colosso Usa, che capitalizza 130 miliardi di dollari, sul titolo è stato ribadito il rating sell (vendere) con prezzo obiettivo 115 dollari. Negli ultimi 12 mesi il titolo è sceso a Wall Street del 18%.

5) Goldman Sachs. Dopo l’annuncio dei risultati 2015 gli analisti hanno rivisto al ribasso il prezzo obiettivo dell’invesment bank Usa da 150 a 125 dollari, perché è molto sensibile al peggioramento delle condizioni dei mercati finanziari. Il titolo, che capitalizza oltre 67 miliardi di dollari, ha lasciato sul terreno il 20% negli ultimi 12 mesi.

Fonte: MilanoFinanza.it

 

3.Downgrade di Akros su Banca Fineco

“Il modello di business di Fineco non presenta rischi”, scrivono da Banca Akros, aggiungendo che è anche “meno rischioso degli altri competitor e non viene colpito dai crescenti rischi legati a interventi del regolatore”. L’unico problema, ai prezzi attuali della banca guidata da Alessandro Foti, è legato alle valutazioni, spiegano da Akros.

Non la pensano allo stesso modo in KeplerCheuvreux, dove mantengono il giudizio buy (comprare) con un target price a 8,20 euro rispetto ai 7 euro attuali. “I 500 milioni raccolti a febbraio sottolineano ancora una volta lo spostamento verso la sicurezza dei clienti visto che gli afflussi sono stati generati in larga parte da depositi e titoli sui quali Banca Fineco guadagna buoni margini”.

KeplerCheuvreux sottolinea la redditività dell’investimento in bond Unicredit  (l’ultima emissione con una durata di sette anni c’è stata la scorsa settimana) e i margini che arrivano dall’attività di brokeraggio. Alla fine di febbraio Fineco ha raggiunto i 1.067.000 clienti, con un afflusso netto di 10mila clienti nel mese e 19mila dall’inizio dell’anno.

Fonte: Milanofinanza.it

 

4.Vicenza: dopo fischi e contestazioni, il sì dei soci a s.p.a., aumento e Borsa

L’assemblea della Popolare di Vicenza, chiamata a decidere sulla trasformazione in Spa, sull’aumento e la quotazione si era aperta alle 9 a Gambellara, nei capannoni della Perlini equipment. Ad aprire i lavori il presidente Stefano Dolcetta, accanto a lui il ceo Francesco Iorio e il notaio Piergaetano Marchetti. Assente, invece, gran parte del cda: il board (in scadenza ma prorogato fino a giugno) ha scelto di disertare l’appuntamento per motivi di opportunità, dal momento che di Luca Davi, Marco Ferrando, Katy Mandurino.

Fonte: Il sole 24 ore

 

5.Sette titoli europei del pharma

 1) Roche. Rating overweight (sovrappesare) per la multinazionale elvetica guidata da Severin Schwan che capitalizza 216,5 miliardi di franchi svizzeri. Gli analisti prevedono che l’utile per azione (eps) cresca dell’8% nel 2016 e del 12% nel 2017. Ai prezzi attuali il titolo tratta 17 volte l’utile 2016 e 15,4 quello del 2017. Da inizio anno ha registrato una performance negativa (-7,5%).

2) Novartis. Giudizio neutrale (equalweight) sul gigante farmaceutico guidato da Joe Jimenez che capitalizza 193 miliardi di franchi svizzeri. Gli analisti si aspettano che l’utile per azione (eps) scenda dell’1% nel 2016, ma cresca del 14% nel 2017. Ai prezzi attuali il titolo viene scambiato 15 volte l’utile 2016 e 13 quello del 2017, in linea con la media di settore. Da gennaio ha registrato una performance negativa (-17%).

3) Astrazeneca. Rating overweight (sovrappesare) per il gruppo Uk guidato da Pascal Soriot che capitalizza 51,3 miliardi di sterline. Gli analisti prevedono che l’utile per azione (eps) scenda del 2% nel 2016 e sia stazionario nel 2017. Ai prezzi attuali il titolo tratta 13,6 volte sia l’utile 2016 che quello del 2017. Da inizio anno ha registrato una performance negativa (-10,3%).

4) GlaxoSmithKline. Giudizio neutrale (equalweight) sulla compagnia guidata da Andrew Witty che capitalizza 68,2 miliardi di sterline. Gli analisti si aspettano che l’utile per azione (eps) cresca dell’11% nel 2016 e dell’8% nel 2017. Ai prezzi attuali il titolo viene scambiato 16 volte l’utile 2016 e 15 quello del 2017. Da gennaio la performance borsistica è +0,8%.

5) SanofiRating neutrale (equalweight) per il gruppo francese guidato da Olivier Brandicourt che capitalizza 94,6 miliardi di euro. Gli analisti prevedono che l’utile per azione (eps) sia stabile sia nel 2016 che nel 2017. Ai prezzi attuali il titolo tratta 12,8 volte l’utile 2016 e 2017. Da inizio 2016 ha registrato una performance negativa (-7,8%).

6) Bayer. Giudizio negativo (underweight) sulla compagnia tedesca guidata da Marijn Dekkers che capitalizza 81 miliardi di euro. Gli analisti si aspettano che l’utile per azione (eps) cresca del 6% nel 2016 e del 18% nel 2017. Ai prezzi attuali il titolo viene scambiato 13,7 volte l’utile 2016 e 11,5 quello del 2017. Da gennaio la performance è negativa (-11,5%).

7) Novo Nordisk. Rating positivo (overweight) per il gruppo danese guidato da Lars Soerensen che capitalizza 992 miliardi di corone. Gli analisti prevedono che l’utile per azione (eps) cresca dell’11% nel 2016 e del 16% nel 2017. Ai prezzi attuali il titolo tratta 25,3 volte l’utile 2016 e 21,7 quello del 2017. Da inizio 2016 ha registrato una performance negativa (-4,6%).

Fonte: Milanofinanza.it