Dall’analisi condotta da Facile.it è emerso che dove le assicurazioni hanno costi più contenuti e il cambio di classe spaventa meno, si denuncia il sinistro più spesso; ecco spiegato il motivo per cui la Toscana, per il quarto anno consecutivo, è in cima alla classifica con il 5,14% di automobilisti che ha dichiarato di aver causato un incidente nel 2012; a seguire si trovano il Lazio (4,76%), e le due isole maggiori; la Sicilia è terza con il 4,69%, la Sardegna quarta con il 4,63%. Tutte attorno al 3,5% di denunce Calabria, Campania e Puglia.
Un discorso simile è quello che riguarda le categorie professionali. A denunciare, in proporzione, il maggior numero di sinistri sono stati i pensionati. «Avendo la patente da molti anni» – spiega Giacobbe – «sono solitamente inquadrati nelle classi di merito migliori e per loro una retrocessione è meno onerosa. Inoltre, stando ai dati, ricorrono all’intervento dell’assicurazione anche per danni di piccolo valore che altre categorie tendono a rimborsare di tasca propria.»
Se risparmiare sul carburante è complicato, trovare un’assicurazione più economica è possibile e dal 1 Gennaio, con l’abolizione del tacito rinnovo, gli automobilisti avranno un incentivo in più per farlo. «Fino ad oggi» – continua Giacobbe – «molti italiani si adagiavano sulla propria assicurazione senza verificare se ne esistesse una più adatta a loro; nell’ultimo periodo qualcosa è cambiato e il volume delle polizze intermediate via web, ad esempio, è cresciuto arrivando all’8% del totale polizze emesse in Italia. L’abolizione del tacito rinnovo da un lato spingerà molti automobilisti a guardarsi intorno e a verificare quali siano le offerte presenti sul mercato, dall’altro le compagnie ad essere più competitive e a mettere in atto strategie di marketing (e di prezzo) per attirare a sé i profili migliori».
Ecco di seguito le 20 Regioni italiane ordinate per percentuale di automobilisti che hanno denunciato un sinistro con colpa nel corso del 2012:
Regione | % |
Toscana | 5,14% |
Lazio | 4,76% |
Sicilia | 4,69% |
Sardegna | 4,63% |
Liguria | 4,33% |
Lombardia | 4,32% |
Abruzzo | 4,19% |
Piemonte | 4,06% |
Marche | 4,05% |
Basilicata | 4,00% |
Veneto | 3,83% |
Emilia Romagna | 3,64% |
Calabria | 3,58% |
Campania | 3,50% |
Puglia | 3,45% |
Valle d’Aosta | 3,44% |
Umbria | 3,34% |
Friuli Venezia Giulia | 3,15% |
Trentino Alto Adige | 2,52% |
Molise | 1,53% |
E la stessa classifica relativa alle categorie professionali:
Pensionato | 4,64% |
Insegnante | 4,19% |
Commerciante | 4,04% |
Impiegato | 3,99% |
Agente di commercio | 3,95% |
Dirigente – Funzionario | 3,93% |
Libero professionista | 3,86% |
Disoccupato | 3,84% |
Artigiano | 3,62% |
Casalinga | 3,62% |
Imprenditore | 3,42% |
Operaio | 3,34% |
Studente | 2,98% |
Forze Armate | 2,59% |
Ecclesiastico | 2,00% |
Altre Professioni | 5,61% |
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