RE/MAX ITALIA lancia “Zero Provvigioni”, dal 21 marzo l’acquirente non paga le provvigioni

“Ancora una volta RE/MAX Italia, per fronteggiare il difficile momento del mercato, lancia una nuova iniziativa che sicuramente creerà la chiave di svolta nel settore delle intermediazioni immobiliari – commenta Dario Castiglia, presidente e amministratore delegato RE/MAX Italia -. Con l’operazione “Zero Provvigioni” offriamo infatti vantaggi sia all’acquirente, che non si troverà a dover affrontare la spesa legata al pagamento delle provvigioni dovute all’intermediazione d’agenzia ( aspetto di non poco conto vista l’attuale situazione di congiuntura economica e quella della situazione del sistema creditizio), sia al venditore che aderendo a questa promozione potrà godere di una maggior visibilità e attirare un maggior numero di acquirenti e di conseguenza avere ottime possibilità di vendere in tempi brevi il suo immobile Nel corso degli anni RE/MAX Italia si è contraddistinta per la sua capacità di leadership nel settore, differenziandosi dagli altri gruppi immobiliari grazie a una lungimirante visione che gli ha permesso di proporre con anticipo iniziative e attività che hanno sempre agevolato il cliente nella vendita o acquisto di un immobile– continua Castiglia  –. Tra queste, per citarne alcune, le operazioni Saldi Immobiliari e le iniziative legate agli Open House Day, che RE/MAX ha promosso per prima in Italia e che hanno riscosso sempre grande successo. Il nostro obiettivo è quello di rendere questa operazione una consuetudine in Italia. Abbiamo deciso di importare l’operazione “Zero Provvigioni anche nel nostro Paese forti dell’esperienza positiva dei nostri colleghi RE/MAX d’oltre oceano e dei più vicini Paesi europei che da anni applicano questa formula nella gestione delle loro intermediazioni – conclude il presidente di RE/MAX Italia -. L’Italia va così a inserirsi nel lungo elenco di nazioni in cui la pratica per cui le provvigioni d’agenzia sono a carico del solo venditore è ormai molto diffusa e costituisce uno standard, tra questi per citarne alcuni: Belgio, Estonia, Finlandia, Francia, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svizzera, U.K. e Ungheria”.