“Dopo la doccia fredda dell’Istat, che ha certificato la recessione, è necessario cambiar subito rotta alle politiche economiche del Paese e concentrare le risorse verso il taglio dell’imposizione fiscale a partire dalle tasse sulla casa, che negli ultimi tre anni sono triplicate per tutti i contribuenti”. Così Paolo Righi, presidente della Fiaip ha commentato gli ultimi dati sull’andamento dell’economia italiana resi noti dall’Istituto di statistica.
“Per ovviare alla stagnazione economica e alla mancata crescita causata dalla deflazione, auspichiamo che il governo Renzi prenda in seria considerazione il fatto che solo se riparte l’immobiliare riparte l’Italia”, ha aggiunto Righi, che commentando il calo del Pil, che attesta una nuova recessione tecnica per l’Italia, auspica misure urgenti per il comparto immobiliare e un vero e proprio taglio delle imposte fiscali che gravano sulla casa per ridare fiato al mercato immobiliare.
“Pur apprezzando i primi tentativi fatti dal governo – ha spiegato ancora il numero uno della Fiaip – a fronte della recente certificazione sul Pil dell’Istat, riteniamo sia impellente un segnale di netta discontinuità rispetto al passato. È evidente a tutti che le strategie economiche sono state, per ora, in continuità con quelle dei due passati governi Monti e Letta che hanno ridotta la casa ad un vero e proprio bancomat per sanare i conti della pubblica amministrazione, facendo crescere oltremodo la tassazione sugli immobili. Adesso, tutte le risorse vanno concentrate sulla riduzione della pressione fiscale e sul rilancio dell’economia a partire dall’immobiliare. L’eccessiva timidezza degli interventi nel taglio delle tasse e della spesa pubblica, l’assenza di interventi strutturali e di riforme per il Paese rischia di penalizzare e di far finire in stagnazione il Paese nel 2015”.