Rimini: imprenditore chiede prestito. Tassi usura all’80%. Interviene la Guardia di Finanza

Un pregiudicato di origine campana, già implicato in recenti vicende giudiziarie, è stato posto in stato di arresto dalla Guardia di finanza di Rimini insieme a un complice calabrese ex promotore finanziario. I due, riferisce un articolo di Rimini Today, sono ritenuti responsabili in concorso per usura, estorsione, abusiva attività finanziaria e intestazione fittizia di beni. Le indagini, coordinate dal nucleo tributario delle Fiamme Gialle, si riferiscono a fatti del 2009. La vittima dell’usura, sottolinea l’articolo, è un imprenditore riminese che alcuni anni fa ha deciso di rilevare la società di gestione di un hotel, una sala Bingo e i muri di un night club di Riccione. Obiettivo al quale puntava il pregiudicato.L’imprenditore si è affidato al complice calabrese per ottenere in prestito i soldi necessari a rilevare la società, una somma pari a circa 1.400.000 euro. I soldi, in realtà, appartenevano secondo la Guardia di Finanza al pregiudicato campano e sarebbero frutto di attività illecite. “Quando l’imprenditore locale ha iniziato a restituire il denaro con assegni – si legge nell’articolo di Rimini Today – è scattata la richiesta degli interessi a tassi da usura, fino all’80%. Quando si è visto alle strette l’imprenditore ha denunciato tutto. Le indagini hanno ricondotto tutto attorno al 53enne campano”.

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