Riaprire il tavolo della trattativa per il rinnovo dell’accordo impresa agenti. È questo l’obiettivo della lettera unitaria inviata ad Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) da parte di Anapa (Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione), insieme a 8 dei più importanti gruppi agenti italiani.
L’obiettivo dell’iniziativa non è solo di riaprire il tavolo per la terza volta, ma arrivare finalmente alla firma di un nuovo accordo, che garantisca un futuro stabile e sostenibile alla rete agenziale.
I firmatari della lettera chiedono con determinazione all’Ania di assumere un ruolo attivo e responsabile, convocando senza ulteriori rinvii un tavolo di trattativa, auspicando l’avvio di un confronto costruttivo.
Gli 8 gruppi agenti firmatari
La lettera, indirizzata a presidente e vicepresidenti dell’Ania, con in copia i membri del consiglio direttivo, è stata sottoscritta dai presidenti di 8 gruppi agenti, che, seppur appartenendo a diverse realtà associative, sono uniti su un punto essenziale: il settore non può più attendere.
Si tratta di:
- Alessandro Lazzaro, presidente Uaa (Axa Italia)
- Enrico Ulivieri, presidente Gaz (Zurich Italia)
- Donato Lucchetta, presidente Gaa Cattolica
- Federico Serrao, presidente Gagi (Generali Italia)
- Giuseppe Muollo, presidente Gav (Vittoria Assicurazioni)
- Maurizio Baroni, presidente Gaad (D.A.S.)
- Mauro Preatoni, presidente Gar (Reale Mutua)
- Pierangelo Colombo, presidente Gaav (Allianz Next)
Il messaggio inviato all’Ania
“Non è più accettabile che il rinnovo dell’accordo sia ostacolato dal principio ‘O tutti o nessuno’. Non possiamo permettere che l’intera categoria rimanga ostaggio di chi rifiuta il confronto”, spiegano i sottoscrittori della lettera. Per questo motivo hanno chiesto di aprire un tavolo di trattativa con le sigle sindacali disponibili a negoziare, così come avvenuto per il ccnl dei dipendenti di agenzia, rinnovato con successo grazie al senso di responsabilità delle parti coinvolte.
“Il principio giuridico della pluralità contrattuale, sancito dalla Costituzione e dalla normativa vigente, consente la coesistenza di più contratti collettivi per la stessa categoria professionale, come avviene in numerosi altri settori. Anche nel ccnl dei dipendenti di agenzia, ad esempio, coesistono attualmente tre diversi contratti collettivi, e spetta agli agenti scegliere quello più adeguato alle proprie esigenze”, recita la lettera inviata all’Ania.
Analogamente, un nuovo accordo impresa-agenti può essere sottoscritto dalle sigle sindacali disponibili a negoziare – spiegano – senza dover attendere il consenso di chi, per scelta o strategia, decide di non partecipare. Insistere sulla necessità di un’unica firma collettiva significa “rendere l’intera categoria ostaggio di chi ostacola il rinnovo dell’accordo”.
Il precedente
Non è il primo appello né l’ultimo che l’associazione presieduta da Vincenzo Cirasola rivolge all’Ania. L’iniziativa, scaturita dalla recente convention nazionale di Anapa, tenutasi il 6 febbraio scorso a Milano, nasce dalla necessità di dare una risposta concreta alle profonde trasformazioni che hanno investito il settore assicurativo e al crescente problema del ricambio generazionale, che sta interessando anche le agenzie mettendo in discussione lo stesso modello distributivo attualmente in essere.
“Il mancato rinnovo dell’accordo impresa-agenti ha conseguenze concrete per l’intero settore, in particolare per la sostenibilità economica delle agenzie. Uno degli aspetti più critici riguarda il regime della rivalsa e delle indennità di fine mandato, che oggi hanno un costo pari a zero per le compagnie” aveva dichiarato Vincenzo Cirasola.