In una nota ufficiale la Rbs ha spiegato di aver raggiunto un accordo con il ministero delle Finanze di Londra per ‘‘uscire dal sistema di protezione degli attivi da parte del governo britannico il 18 ottobre 2012”. La scelta, secondo l’istituto “dimostra i progressi che Rbs ha compiuto nel trasformare un bilancio che era diventato pericolosamente grande e instabile in uno dei più prudenti, solidi ed affidabili”.
In ogni caso secondo l’istituto il sistema di garanzie pubbliche ”ha giocato un ruolo importante nella stabilizzazione della valutazione di Rbs da parte dei mercati”.
Nei giorni scorsi la statunitense Virgin Flowers e il private equity Flowers si sono dichiarate pronte a rilevare 316 sportelli della Rbs, dopo che venerdì scorso la spagnola Santander ha rinunciato alla sua offerta. Rbs dovrà però accettare un prezzo molto inferiore a quello di 1,65 miliardi di sterline (2,7 miliardi di dollari) inizialmente concordato con Santander.