Stando ai dati raccolti da Hometrack, società specializzata in business analysis, l’aumento del prezzo degli immobili ad uso abitativo si è manifestato soprattutto nella capitale, dove gli indici hanno registrato un incremento dello 0,6%. Anche il Sud-Est e l’Anglia Orientale hanno dato un segnale, per quanto debole, di dinamicità, con un più 0,1%.
Guardando al mercato nel suo complesso, però, quello che emerge è un divario sempre più accentuato tra il numero di case a disposizione e la crescita molto contenuta della domanda da parte di potenziali acquirenti, che sommata all’aumento dei tassi sui mutui ipotecari, alla preoccupazione per le sorti economiche dell’Eurozona e all’elevata disoccupazione porteranno con ogni probabilità a un rallentamento.
Il numero degli inglesi desiderosi di comprare casa è cresciuto nell’ultimo mese in modo estremamente contenuto, con un più 0,4% rispetto al 2,1% di aprile, primo segnale della decelerazione in arrivo.
In questo contesto Londra continua a mostrare la sua attrattiva, ma il resto del Paese, Sud escluso, arranca.
Nel Nord ad esempio, i potenziali acquirenti sono cresciuti del 9%, un valore relativamente elevato, che però non riesce a stare dietro all’aumento del 28% del numero di nuove abitazioni.
Nell’East Midlands, nel West Midlands e nel Sud-Ovest i prezzi sono rimasti stabili a maggio, mostrando invece un arretramento dello 0,1% in Galles, nel Nord-Est, nel Nord-Ovest, nello Yorkshire e nel Humberside.
“Può darsi che da qui all’estate la situazione del mercato resti relativamente stabile” , ha commentato Richard Donnell, direttore dell’area ricerche di Hometrack. “Nel futuro però dobbiamo aspettarci dei cambiamenti che sono legati alla congiuntura economica negativa che l’Europa sta attraversando”.