In materia di intermediazione del credito il decreto legislativo 141 del 2010 aveva anticipato molte delle previsioni che sono state successivamente inserite nella direttiva 2014/17/UE. Il recepimento della cosiddetta mortgage credit directive non avrà quindi effetti particolarmente incisivi sul settore, limitandosi a introdurre alcune modifiche, seppure importanti. Questa l’opinione di Samuele Lupidii, ceo e general manager di Auxilia Finance.
Qual è il suo giudizio complessivo sulla direttiva europea sul credito? Le sembra un provvedimento al passo con i tempi?
Il giudizio è positivo. Chiaramente si dovrà attendere l’emanazione dei provvedimenti di dettaglio previsti in specifici ambiti per capire come il sistema funzionerà nel suo complesso.
Lei è sempre stato molto critico nei confronti della norma che ha limitato la possibilità di effettuare segnalazioni ai soli soggetti iscritti agli elenchi dell’Oam. Ora la direttiva europea reintroduce questa facoltà in via accessoria per categorie professionali che dovranno essere definite dal ministero. Molti lo hanno definito un passo indietro, per lei è invece un passo in avanti?
La mia opinione è che una segnalazione disciplinata in modo rigoroso possa offrire indubbiamente vantaggi a tutta la filiera del credito mentre una segnalazione fatta al di fuori delle regole porterebbe al “Far West” e a una proliferazione dell’abusivismo, con grave danno per tutte le società e tutti i professionisti che da anni si impegnano per svolgere il proprio lavoro nel rispetto della legge.
Cosa vuol dire concretamente “disciplinata in modo rigoroso”?
In primo luogo è necessario istituire un sub elenco di soggetti abilitati alla segnalazione tenuto dall’Oam. Inoltre il segnalatore dovrebbe essere contrattualizzato con un unico intermediario finanziario, banca o intermediario del credito, perché è evidente che se il segnalatore avesse la possibilità di agire per conto di più soggetti si troverebbe di fatto a erogare anche consulenza, cosa che la legge esclude.
La figura del consulente indipendente introdotta dalla direttiva può aprire nuovi spazi di mercato?
La risposta è sì, a patto che la legge fissi dei precisi paletti entro i quali questa figura professionale potrà svolgere la propria attività. Già da qualche tempo qualcuno poco rispettoso delle norme si propone appunto come “consulente indipendente”, agendo al di fuori della vigilanza dell’Oam. Evidentemente questo non è possibile. Indipendente vuol dire super partes, non slegato da ogni vincolo e obbligo di legge.
Cosa pensa della norma che prevede la possibilità per le banche di alienare direttamente e senza passare per il tribunale un immobile su cui è stato acceso un mutuo nel caso di una situazione di inadempienza che si protrae per 18 rate non pagate da parte del mutuatario?
Credo che in realtà questa previsione possa portare vantaggi sia agli istituti di credito che ai consumatori, per i quali, è importante sottolinearlo, è prevista una esdebitazione in caso di alienazione della casa, indipendentemente dal valore della stessa. Una cosa che mi preme sottolineare a questo proposito è la necessità da parte della autorità preposte di vigilare affinché le banche continuino a fare il proprio lavoro rimanendo lontane dal mercato immobiliare.