Signorini, presidente Ivass: i nodi irrisolti dell’rc auto e le peculiarità dell’Arbitro Assicurativo

Ha parlato del nuovo principio contabile che sarà in vigore per i gruppi assicurativi dal 2023, delle problematiche che riguardano l’rc auto e dell’arbitro assicurativo questa mattina il presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), Federico Signorini, intervenendo all’assemblea annuale dell’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici).

Dal 1° gennaio 2023 la quasi totalità dei gruppi assicurativi italiani applicherà per la prima volta anche il nuovo principio contabile sugli strumenti finanziari (Ifrs 9), in sostituzione del precedente standard Ias 39. “L’industria assicurativa si allineerà così a quella bancaria, dove questo standard, che prevede tra l’altro una svalutazione prospettica dei crediti in funzione della loro rischiosità, è in vigore dal 1° gennaio 2018 – ha affermato Signorini -. Con l’introduzione dei nuovi standard il settore assicurativo potrà e dovrà porsi l’obiettivo di migliorare la qualità e la fruibilità complessiva dell’informazione resa al mercato, e di favorire la comparabilità dell’attività svolta e dei relativi impatti economico-patrimoniali e di rischiosità. Ne risulterà rafforzata la disciplina di mercato; grazie a essa, potranno aprirsi nuovi spazi di accesso al mercato dei capitali, anche per sostenere progetti di sviluppo. Stiamo lavorando per emanare le disposizioni di nostra competenza necessarie per integrare l’insieme armonizzato di informazioni del bilancio Ias/Ifrs con quelle richieste dall’Ifrs 17. Abbiamo già avviato i primi confronti con l’industria, i revisori contabili e le altre Autorità di vigilanza, tenendo conto dell’importanza di condividere il più presto possibile le linee dell’intervento, e di dar modo così alle compagnie di impostare subito gli investimenti necessari in termini di risorse, processi e sistemi informativi. Il confronto proseguirà anche nella fase di attuazione dei nuovi standard, per favorirne un’applicazione coerente e risolvere i problemi applicativi che sicuramente emergeranno”.

Rc auto e il nodo del sistema bonus/malus

Il settore della responsabilità civile auto è stato interessato negli anni da vari, stratificati interventi sulla normativa primaria e secondaria. “Abbiamo accolto con favore, tra gli altri, quelli che hanno precisato meglio il trattamento di alcune fattispecie di danno alla persona (“danni micro-permanenti”), superando alcune incertezze applicative – ha aggiunto il presidente dell’Ivass -. La dematerializzazione dell’attestato di rischio e contrassegno, la digitalizzazione del certificato di assicurazione e l’attestato dinamico hanno finalmente superato obblighi di documentazione cartacea del tutto obsoleti, facilitando la scelta del consumatore e i controlli dell’autorità. L’adozione della ‘scatola nera’ per il monitoraggio della condotta di guida e l’introduzione di nuovi strumenti di contrasto alle frodi assicurative hanno consentito di commisurare meglio i premi alla prudenza e all’onestà del contraente”.

Tra i provvedimenti che invece sono apparsi di dubbia efficacia all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni rientrano quelli che hanno di fatto accelerato l’obsolescenza delle attuali regole di funzionamento del sistema bonus/malus, rendendole non più idonee a fornire una misurazione attendibile del rischio della guida. “Ne è ormai necessaria una completa revisione – ha spiegato Signorini -. In tema, vorremmo riaprire un confronto sia con l’industria, sia con i consumatori, da estendere anche agli aspetti critici del funzionamento della Convenzione per il risarcimento diretto. L’obiettivo è favorire prassi uniformi, eque sul piano assicurativo e rispettose dei diritti degli assicurati”.

Un altro elemento importante, a suo avviso, saranno le regole per il risarcimento del danno non patrimoniale conseguente alle lesioni fisiche di maggiore entità, applicabili anche all’assicurazione della responsabilità civile sanitaria. “Dovrebbe essere prossima l’adozione del Decreto ministeriale che introdurrà nell’ordinamento nuovi criteri per determinare il risarcimento quando l’invalidità permanente supera il 9% – ha detto -. L’Ivass ha prestato la propria collaborazione al Ministero dello Sviluppo Economico per la definizione della relativa tabella tecnica nazionale e ha contribuito all’esame delle osservazioni prodotte dagli operatori di settore durante la consultazione pubblica. L’eliminazione delle incertezze di valutazione dovrebbe migliorare la tutela dei danneggiati e ridurre il contenzioso, che genera costi significativi per il sistema dell’assicurazione obbligatoria, senza fornire ai consumatori un beneficio certo e rapido”.

Sempre in tema di rc auto, Signorini ha preso atto delle iniziative, adottate o in corso, che le imprese e la stessa associazione (con gli apprezzabili interventi di cui ha appena riferito la Presidente) stanno assumendo in seguito agli andamenti eccezionali del 2020. “Sulle politiche adottate in merito dalle singole compagnie, gli assicurati saranno i migliori giudici”, ha precisato.

Arbitro assicurativo, focus sulle peculiarità del settore

È in corso di definizione anche il quadro normativo e operativo per l’avvio dell’Arbitro Assicurativo. Le peculiarità che lo contraddistinguono rispetto ai due arbitri già esistenti nel sistema finanziario (bancario e mobiliare) dovranno essere considerate con attenzione. La più importante “riguarda la struttura del mercato, che vede, accanto alle imprese che emettono le coperture, una filiera distributiva composta da numerosissimi soggetti, tra loro diversi per natura giuridica, modelli operativi, rapporto con la compagnia e con il cliente”.

Dovremo attrezzarci per la gestione dei ricorsi che coinvolgono allo stesso tempo l’impresa assicuratrice e l’intermediario; essi probabilmente saranno, sulla base dell’esperienza dei reclami, molto più frequenti che nel mondo bancario e finanziario – ha concluso il presidente dell’Ivass -. Assicuratori, intermediari e assicurati saranno parte integrante del nuovo meccanismo. Da tutti ci attendiamo una partecipazione attiva ai procedimenti, un orientamento equilibrato e costruttivo nei giudizi, e un aiuto nell’informare il pubblico sul modo più efficace di usare il nuovo sistema. Contiamo che sia possibile conseguire, come nel caso delle banche, una larga adesione delle compagnie alle decisioni dell’Arbitro”.