
L’eventuale collocazione di smartbox o prodotti similari negli oltre 22.000 punti vendita di Banca Itb per la gestione di conti correnti, di carte di credito e per richiedere prestiti personali, polizze assicurative e altre forme di finanziamento parificherebbe per alcuni aspetti la figura del tabaccaio a quella dell’intermediario del credito, rendendo obbligatorio per questi soggetti iscriversi al relativo albo professionale e soggiacere agli altri vincoli previsti dalla disciplina del settore. Lo scrive il Simedia, Sindacato mediatori e agenti, in una lettera indirizzata all’Oam.
Nella missiva il Simedia fa riferimento all’acquisizione da parte di Intesa Sanpaolo del 100 per cento del capitale di Banca Itb, nota anche come Banca dei Tabaccai, a seguito della quale dovrebbe essere portata a termine l’operazione che desta la preoccupazione del sindacato.
“Al fine di evitare gravi pregiudizi alla categoria degli intermediari del credito (agenti in attività finanziaria, collaboratori e agenti per i servizi di pagamento), che con la realizzazione del suddetto progetto vedrebbero ridurre notevolmente il proprio ambito operativo e commerciale – conclude il Simedia – auspichiamo che l’Oam, con i preposti organi di vigilanza, possa intervenire per fare chiarezza sulla vicenda e, se del caso, interporsi affinché i diritti degli iscritti siano esaustivamente tutelati”.