
Il protocollo d’intesa sulla cessione del quinto dello stipendio siglato recentemente tra Assofin e il Consiglio nazionale consumatori e utenti (Cncu) rappresenta una modifica unilaterale del mandato che comporta una oggettiva penalizzazione della categoria degli agenti per la decisa diminuzione delle provvigioni in caso di rinnovo. Lo sostiene il Simedia, Sindacato mediatori e agenti, che ha inviato una lettera formale ad Assofin, Cncu, Banca d’Italia, Oam, Abi ed Ufi per chiedere un incontro urgente sulla questione.
“Seppure la scrivente associazione condivida pienamente l’obiettivo preposto di raggiungere un corretto e sano sviluppo del mercato del credito ai consumatori con valorizzazione della trasparenza e della correttezza nei rapporti tra intermediari e clientela – si legge nella missiva – deve tuttavia evidenziare che gli accordi con i quali viene pattuita la diffusione “di buone prassi” nella commercializzazione di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione specificatamente nella “remunerazione in caso di rinnovi” è esclusivamente a discapito e in pregiudizio della categoria degli agenti visto che sono gli unici a veder abbattute le proprie commissioni provvigionali diversamente dalle mandanti le quali continueranno a beneficiare degli interessi per l’intera durata del nuovo finanziamento”.
Il Simedia manifesta in proposito il proprio “sostanziale disaccordo a quanto determinato che comporterebbe anche una discriminazione nei confronti degli agenti con mandato ricevuto da mandanti non iscritte alla vostra associazione e, al contempo, al fine di veder esaustivamente tutelati i diritti dei nostri assistiti, nonché allo scopo di evitare l’instaurarsi di potenziali numerosi contenziosi, siamo a richiederVi un incontro urgente per ottenere le necessarie delucidazioni e, comunque una soluzione della vicenda che possa, effettivamente, tutelare al meglio gli interessi dei consumatori senza pregiudicare altra categoria”.
Leggi il testo della lettera del Simedia