SimplyBiz inaugura il nuovo anno con un una ricerca dal titolo: “Bilancio 2013 e prospettive per il 2014”. Il campione dell’indagine è costituito da 500 soggetti, di cui il 49% sono mediatori creditizi, il 27% agenti in attività finanziaria, il 18% collaboratori di mediatori creditizi e il restante 6% è suddiviso tra istituti finanziari, sindacati e società di servizio a sostegno delle imprese.
Per prima cosa è stato chiesto al campione come si è concluso il 2013; una domanda da noi proposta più volte, su periodi diversi, nel corso dell’anno per capire l’andamento del mercato e che questa volta è servita a conoscere il giudizio degli operatori sul periodo complessivo dei 12 mesi. Come si evince dal grafico sottostante, per il 53% del campione l’anno è stato negativo, per il 31% positivo e per un 16% stabile. Il dato incoraggiante è che ad Aprile 2013 era appena l’8,3% a vedere positivamente l’anno in corso.
Se si passa ad osservare nello specifico quali sono i prodotti che hanno registrato le migliori performance e quali le peggiori, si nota che il prodotto che ha ottenuto i migliori risultati è la cessione del quinto, con una percentuale del 33%, seguito dai mutui, con il 31%, e dal credito personale con il 16%.
Da confronto tra questo grafico con quello di giugno si può notare che la situazione è rimasta pressoché la stessa. L’unica piccola variazione concerne le cessioni del quinto, cresciute del 2% (33% a dicembre contro il 31% a giugno).
Esattamente come a giugno, è possibile rilevare la contraddizione relativa all’andamento del prodotto mutuo, che risulta essere sia tra i migliori che i peggiori per il 2013.
Guardando il grafico sottostante balza infatti all’occhio che il prodotto che ha registrato la peggiore performance per il 2013 è quello dei mutui, con una percentuale del 51%, seguito dal credito personale con un 18% e dal leasing immobiliare con l’11%.
Il 73% degli intervistati dichiara che gli istituti bancari/finanziari non hanno mostrato maggiore disponibilità a erogare, contro un 27% che non ha riscontrato questa disponibilità. Seppure la situazione non sia delle più positive si può comunque notare un leggero miglioramento rispetto ai mesi passati: nel mese di giugno solo il 22% delle persone aveva dichiarato che gli istituti bancari/finanziari avevano aumentato le erogazioni. Vi è stata quindi una crescita del 5%.
Approfondendo il livello di analisi si scopre come il prodotto maggiormente erogato sono i mutui, con una percentuale del 67%; a seguire le cessioni del quinto dello stipendio/pensioni e delegazioni di pagamento, con un 17%, e un ultimo 16% suddiviso tra credito personale e leasing strumentale.
La domanda successiva ha riguardato le ispezioni da parte delle autorità di vigilanza. L’89% del campione dichiara che nel 2013 non ha ricevuto controlli, a fronte di un 11% che li ha invece ricevuti.
Di questo 11% (55 intervistati), il 33% (18 operatori) ha ricevuto un’ispezione dall’Oam, il 17% dalla Guardia di Finanza, un altro 17% dalla Banca d’Italia, un ulteriore 17% dall’Enasarco e il restante 16% da altri enti.
Tutte le ispezioni, così come risulta dal grafico sottostante, sono andate nel migliore dei modi.
Alla domanda: “Quanti collaboratori ha avuto nel 2013?” si può constatare come il 58% del campione ha avuto tra 1 e 5 collaboratori, il 20% tra i 6 e i 20, il 16% oltre 100 e il restante 6% tra 21 e 100.
Alla quesito su quanti collaboratori si prevede di avere nel 2014, il 54% dei rispondenti dichiara di prevedere tra 1 e 5 collaboratori, il 18% oltre i 100, il 13% tra i 6 e i 10, il 9% tra 41 e 60, il 5% tra i 21 e i 40 e l’ultimo 2% tra i 61 e i 100.
A questo punto l’indagine si è focalizzata sulla percezione dell’efficienza che gli operatori hanno nei confronti dei propri collaboratori. Secondo il 22% del campione per essere efficiente un collaboratore deve produrre 1.2000.000 euro; per un 19% 5.000.000; per un altro 19% 3.000.000; per il 9% 150.000 euro; per un altro 9% 80.000; per un ulteriore 9% 30.000 euro; per un 7% 10.000 euro; per un 4% 15.000.000 milioni e secondo l’ultimo 2% dipende dalla società di rifeirmento.
Posto di fronte alla domanda “Come vede il mercato del credito nel 2014”, il 42% di chi ha risposto lo prevede stabile, il 36% in crescita e solo il 22% in declino.
Per il 2014 le previsioni generali sembrano abbastanza positive: per il 60% dovrebbe essere un anno positivo, per il 20% stabile e per un altro 20% negativo.
La successiva parte dell’indagine è stata dedicata alla stesura di contratti per collaboratori e dipendenti. Alla prima domanda: “Sarebbe favorevole all’elaborazione di un contratto specifico per il collaboratore?” il 64% del campione ha risposto sì, il 31% no e il 5% in parte.
Alla seconda domanda: “Sarebbe favorevole all’elaborazione di un contratto specifico per il dipendente?”, il 53% ha riposto sì, il 38% no, il 5% non so e un ultimo 4% ha dichiarato che un contratto già esiste.
L’ultima sezione del sondaggio si è concentrata sulle previsioni per il 2014. Nello specifico è stato chiesto cosa accadrà ai mediatori nel 2014. Il 58% ritiene che diminuiranno di numero, il 18% pensa che si concentreranno, il 9% che aumenteranno di numero, il 7% che spariranno, il 6% pensa che non accadrà nulla e l’ultimo 2% che si rafforzeranno.
Il quesito finale sottoposto al campione è stato: “Alla luce dei risultati ottenuti nel 2013, quali sono secondo lei gli investimenti da fare nel prossimo futuro?” Per il 29% bisogna investire in convenzioni bancarie, per il 13% in altro, per l’11% in pubblicità, per un altro 11% nella struttura commerciale e l’ultimo 36% si suddivide tra back office, compliance, rete, e sistemi informatici. Nessuno invece ha mostrato interesse nell’investire in dirigenza manageriale.