Tra gli ospiti intervenuti durante l’evento, Luigi Donato, capo del servizio rapporti esterni e affari generali di Bankitalia, che ha sottolineato, come riporta il sito di Help consumatori, che “dalla parte della clientela si è sicuramente sviluppata una maggiore consapevolezza e attenzione verso i prodotti bancari e finanziari. In questo quadro anche la crisi economica ha avuto un ruolo importante, determinando un’ulteriore attenzione alla tutela. Tra gli argomenti portati maggiormente all’attenzione dell’Abf c’è sicuramente l’erogazione del credito, non solo in termini contrattualistici, ma della disponibilità stessa di esso. E’ importante ricordare che l’Abf è una creazione originale ed è completamente libero e indipendente nelle sue decisioni. Grazie all’Abf gli intermediari capiscono quali sono le prassi scorrette e i clienti quali sono i loro diritti. La prima trincea dove si realizza la possibile risoluzione dei casi sono gli uffici reclamo degli intermediari cui il cliente si rivolge in prima battuta”.
Parole cui hanno fatto eco quelle di Fabio Picciolini, presidente di Consumers forum, che ha puntato l’attenzione sulla necessità di “affrontare alla radice un problema che riguarda gli uffici reclamo: essi devono recepire e, per prassi, dare per scontate le decisioni già prese dall’Arbitro bancario finanziario. C’è un po’ di ostracismo verso lo strumento da parte delle banche e bisogna intervenire su questo, visto che l’ABF funziona soprattutto nei confronti della clientela retail. Tutto questo, però, non deve sminuire il valore della conciliazione paritetica che è un’invenzione italiana e che, negli anni, ha risolto circa 60.000 contenziosi, tra cui i casi Cirio e Parmalat. In questo l’Italia è un passo avanti rispetto all’Europa che si affida, invece, ad un ombudsman”.