Il triennio 2009–2011 ha visto variazioni significative nelle strategie e nelle strutture di costo di incassi e pagamenti. Le rilevazioni riferite a questo periodo hanno reso particolarmente evidente che il recupero di efficienza nella produzione dei Bonifici Nazionali ha subito un rallentamento (da -32% nel 2010 a -7% nel 2011); gli effetti della migrazione ai sistemi Sepa evidenziano infatti una marcata diminuzione dei costi dei nuovi tracciati (gli SCT presentano una riduzione del -43% rispetto al periodo di rilevazione precedente) a discapito delle forme tecniche tradizionali. Oltre agli effetti che la migrazione ai nuovi schemi ha generato sulla composizione del totale dei costi operativi, è possibile affermare che essa si pone come ulteriore opportunità di efficientamento per il sistema. Sulla base di rielaborazioni effettuate da Cetif e basate sui dati di benchmark, si stima che, in seguito allo switch off del 2014, il totale dei costi operativi destinati ai pagamenti si ridurranno di una percentuale compresa tra il 20% e il 28%.
È quanto emerge dalla ricerca pluriennale denominata “La valutazione economica e strategica del business dei pagamenti” realizzata da Cetif in collaborazione con Sia, che prevede l’elaborazione di un benchmark periodico finalizzato all’analisi dei costi end to end nella catena del valore dei pagamenti, con riferimento alle principali forme tecniche attualmente in corso di utilizzo.
I dati raccolti nel 2011, soprattutto rispetto alle transazioni in entrata, lasciano presagire un ulteriore recupero di efficienza, che si completerà probabilmente solo a migrazione avvenuta, portando a valore gli investimenti sostenuti. Inoltre, i Bonifici Estero Area UE e i BIR si stanno stabilizzando su costi sensibilmente più alti rispetto al passato, lasciando intendere che i sistemi riferiti a tali prodotti rappresenteranno voci di spesa significative fino alla loro completa dismissione.
Sul lato degli incassi, invece, desta preoccupazione l’aumento dei costi dei RID (+29 % nell’anno 2011, persino superiore al costo registrato nel 2009), dovuto principalmente a una contrazione dei volumi. L’anno di riferimento è infatti quello in cui la crisi economica ha inasprito le situazioni debitorie e le insolvenze da parte di privati, fornitori e aziende, rendendo tale forma tecnica meno utilizzata rispetto al passato.
Cetif porta avanti le analisi relative al valore economico e alle strategie adottate per la gestione del business dei pagamenti con l’attività di ricerca 2013 – 2014 “La valutazione economica e strategica del business dei pagamenti: trend di mercato, progetti d’innovazione e benchmark dei costi”, avente l’obiettivo di analizzare le strategie che le banche hanno scelto di adottare per gestire in maniera efficace il business dei pagamenti. Cetif proseguirà inoltre l’attività di benchmarking con lo scopo di verificare come i cambiamenti in atto all’interno del sistema finanziario italiano influenzino i costi connessi agli strumenti di pagamento maggiormente utilizzati, svolgendo contemporaneamente un approfondimento relativo ad alcune tematiche di innovazione quali la gestione dei pagamenti online e via mobile e prendendo in considerazione i trend di allargamento dell’ecosistema ad operatori non finanziari.