Speciale 2022, mediazione creditizia: volumi, reti, strategie perseguite e previsioni di business. I numeri delle società con più di 100 collaboratori

Speciale SimplyBiz su mediazione creditizia (2022)Il 2022 è stato un anno di maturazione e crescita per le società di mediazione creditizia. A poco più di 11 anni dal Decreto legislativo 141 di agosto 2010, che istituì l’Oam e modificò l’assetto del comparto, il mercato è ormai in grado di gestire un numero crescente di pratiche che le banche sono sempre più propense a delegare, a causa della progressiva riduzione degli sportelli sul territorio.
Di conseguenza, nonostante il rialzo dei tassi di interesse messo in atto dalla Bce a partire da luglio scorso, quasi tutte le società di mediazione hanno visto aumentare i volumi di erogato e, a volte in misura anche maggiore, il fatturato.

La maturità del settore appare anche dall’interesse che suscita nei fondi di investimento e nelle società straniere, nonché dalla loro capacità di affacciarsi sul mercato finanziario. Dopo l’acquisizione di Credipass da parte dell’ungherese Duna House Group nel 2021, lo scorso anno è stata la volta di Affida, che ha fatto il grande salto con Cloud Care, società controllata da Investcorp, fondo sovrano di private equity dello Stato del Bahrain. E di Facile.it, la cui partecipazione di maggioranza è stata acquisita da Silver Lake.
Dopo essersi quotata in Borsa nel 2021, nel 2022 Premia Finance ha chiesto e ottenuto il passaggio dall’Euronext Growth Milan – Segmento Professionale, dedicato agli investitori istituzionali e professionali, al mercato Euronext Growth Milan, aperto agli investitori al dettaglio, per proseguire i progetti di espansione della società e far sì che possano beneficiarne non solo gli investitori ma anche tutte le risorse dell’azienda.

Nel 2022 sono proseguiti infine i percorsi di diversificazione dei prodotti offerti, processi che oggi riguardano praticamente tutte le società, e hanno iniziato a istituzionalizzarsi le sinergie con il mondo delle agenzie immobiliari, attraverso la ricerca di accordi per la creazione di corner finanziari e tramite l’uso di piattaforme e strumenti tecnologici.

Vediamo caso per caso le strategie perseguite, i risultati conseguiti, i numeri delle reti nel 2022 e le previsioni di business per il 2023 delle principali società di mediazione creditizia con più di 100 collaboratori.

Affida
Stefano Grassi, presidente

Stefano Grassi, presidente AffidaAffida ricorderà il 2022 come l’anno della conclusione di un percorso breve ma molto intenso. L’azienda, nata 4 anni fa, nonostante le difficoltà di uno start up non semplicissimo in un contesto aggravato dalla pandemia, dall’inflazione e dalla guerra in Ucraina, è diventata una delle società leader del settore. La prima per crescita e una delle poche che è stata osservata, valutata e scansionata al microscopio da uno dei fondi più importanti del mondo. Abbiamo coronato il sogno di chiudere l’accordo con Investcorp, attraverso la controllata Cloud Care (comparasemplice.it), rimanendo soci e saldamente alla guida della società, per portare avanti l’ambizioso progetto di sviluppare tutto il mondo digital. Un’altra conquista del 2022 è stata il lancio di Affidare, una piattaforma di servizi per le agenzie immobiliari nella quale ci sono prodotti di punta come Vivoqui, società del gruppo che oltre ad essere portale di annunci per le agenzie (oltre 3.000 adesioni) è anche società di mediazione online; e come Restat, un prodotto per la valutazione degli immobili e non solo, rivolto alle agenzie immobiliari”.

Bilancio 2022
Affida ha chiuso il 2022 con una previsione di fatturato intorno ai 15 milioni, in crescita del 25% rispetto ai quasi 12 milioni del 2021. L’utile ante imposte stimiamo sarà superiore ai 2 milioni di euro. Preponderante la componente dei mutui, che, al lordo delle provvigioni delle banche, si attesta intorno agli 8,8 milioni di euro. Risulta in aumento il contributo della cessione del quinto, che ha originato circa 3,5 milioni di euro di fatturato. In particolare, il liquidato è salito del 25%, attestandosi a 50 milioni. È inoltre raddoppiato il liquidato dei prestiti, con oltre 20,5 milioni di euro, ed è salita dal 30% la raccolta premi assicurativi, che ha superato i 2 milioni. Infine il primo anno della business unit aziende si è chiuso con un intermediato di 22 milioni e oltre 60 milioni di pratiche attualmente in valutazione. Complessivamente, facendo una media ponderata di tutti i prodotti, la società di mediazione creditizia è cresciuta del 23% rispetto al 2021 e non presenta nessuna linea di produzione con il segno meno.
La rete
La rete dei collaboratori di Affida ha registrato una crescita importante nel 2022. Se nel 2021 contava 330 persone, oggi è arrivata a 360 e ne ha 51 in ingresso. Appare dunque concreta la possibilità di superare le 400 persone nei primi mesi dell’anno. L’obiettivo per il 2023 è chiudere l’anno con 450 risorse produttive al netto del turnover.
Negli ultimi due mesi l’azienda ha inoltre incrementato il proprio contact center, nel quale sono state inserite 7 figure, tutte iscritte all’Oam. E ha in programma di portare il loro numero a 15 entro fine anno.
Previsioni per il 2023
In un momento complesso, nel quale è più che mai difficile fare previsioni, la società di mediazione creditizia si concentrerà su tre obiettivi principali: la crescita del modello digitale, attraverso la collaborazione con Comparasemplice, in grado di generare 10.000 lead al mese, più che abbondanti sia per la rete che per la produzione diretta; il consolidamento della piattaforma Affidare, hub di servizi a disposizione delle agenzie immobiliari; la diversificazione dei prodotti, con particolare riguardo al comparto imprese, noleggio a lungo termine, finanziamenti a breve, ma anche energia e rca.

Auxilia Finance
Roberto Bassani, direttore generale

Roberto Bassani, direttore generale Auxilia FinanceIl 2022 è stato caratterizzato per Auxilia Finance da un importante slancio nella sinergia con il mondo immobiliare e federativo rappresentato da Fiaip, con l’intento di esaltare il nostro core business e la nostra mission che da oltre 10 anni, grazie anche all’immutata visione e compagine sociale, quotidianamente si impegna a supportare i consulenti del credito per entrare in relazione con le esigenze dei clienti legate all’acquisto dell’immobile. Come in altre occasioni ho avuto modo di dire, il futuro della nostra attività sarà accompagnato da capacità di gestire le operazioni in modalità digitale, senza abbandonare il territorio e semmai sfruttare la capillarità del mondo immobiliare, che vede la presenza di un’agenzia come punto fermo, insieme a chiesa e farmacia, nei paesi e comuni del territorio in cui da tempo viene a mancare la presenza del sistema bancario con la chiusura delle filiali. All’interno di questi punti desideriamo far nascere delle agenzie multiservizi nelle quali i clienti, grazie a un rapporto anche fiduciario, possano trovare dei servizi a 360 gradi”.

Bilancio 2022
Auxilia Finance prevede di chiudere il 2022 con un fatturato di circa 17 milioni, in linea o leggermente in crescita rispetto al 2021, e un utile ante imposte vicino ai 350.000 euro. L’erogato totale, comprensivo di tutti i prodotti, si attesterà intorno ai 650 milioni di euro. Grazie al suo modello organizzativo, che fa leva sui rapporti con il comparto immobiliare e sulle partnership bancarie di lungo periodo, non ha registrato una contrazione nelle erogazioni di mutui legata al progressivo rialzo dei tassi di interesse.
La rete
La rete di Auxilia Finance si attesta oggi a 410 collaboratori, in flessione rispetto al 2021 poiché la società ha provveduto a selezionare o identificare risorse operative ed eventualmente a cancellare i codici non attivi. Nei primi 6 mesi del 2023 la società di mediazione conta di raggiungere le 450 risorse iscritte all’Oam.
Previsioni per il 2023
Nel 2023 Auxilia Finance vuole crescere per linee interne, aumentando il numero dei collaboratori anche attraverso percorsi formativi ad hoc in programma a breve e destinati ai neofiti, in sinergia con strutture specializzate nel recruiting e selezione di neodiplomati o neolaureati. Per l’anno in corso la società stima una leggera crescita, anche attraverso un budget già approvato ed un importante incremento su prodotti come cessioni del quinto e mondo imprese. La visione di Auxilia sarà rappresentata da 4 parole: qualità, della consulenza, del credito, dei professionisti per meglio rafforzare la partnership con gli istituti bancari convenzionati; supporto alla rete, per nuove attività commerciali; sinergie, sempre più stringenti con il mondo Fiaip per meglio presidiare il territorio; multiprodotto, con l’intento di veder distribuire negli Auxilia Point tutti i prodotti di credito previsti dagli accordi.

Credipass
Mauro Baldassin, amministratore delegato

Mauro Baldassin, ad di CredipassIl 2022 è stato per Credipass un anno speciale. Con l’acquisizione da parte di Duna House Group siamo diventati la prima multinazionale europea nel campo della mediazione creditizia, immobiliare e assicurativa, con oltre 5.000 agenti nel Vecchio Continente. Abbiamo raggiunto risultati più positivi rispetto al previsto in termini di fatturato e abbiamo conquistato una quota di mercato dominante nel comparto della cessione del quinto. Nell’anno appena terminato abbiamo anche investito tempo e risorse, da un lato, nella creazione di corner finanziari all’interno delle agenzie immobiliari e, dall’altro, nella lead generation, attraverso un call center dedicato istituito presso le nostre sedi. Si tratta di due progetti avviati con un orizzonte temporale di almeno 3-4 anni e con l’obiettivo di creare sempre più opportunità e riempire di appuntamenti l’agenda dei nostri collaboratori”.

Bilancio 2022
Il 2022 si è chiuso per Credipass con risultati al di sopra delle aspettative. Dal piano industriale era prevista una crescita del 10%, che è stata rispettata a livello di volumi erogati e addirittura superata per quanto concerne il fatturato, cresciuto del 16% e passato dai 43 del 2021 a 50 milioni di euro. L’incremento del fatturato, più alto rispetto all’erogato totale è da attribuire alla diversificazione delle banche utilizzate, all’incremento della mediazione e delle coperture assicurative a tutela dei clienti e soprattutto alla maggiore incidenza del prodotto cessione del quinto. Credipass ha chiuso il 2022 con 1,330 miliardi di euro di intermediato e con un liquidato di 165 milioni di euro nella divisione cessione del quinto. Ha inoltre superato i 10 milioni di raccolta di premi assicurativi tramite la società del gruppo MedioInsurance. Sul lato finanziario, chiuderemo l’anno con 5.8 milioni di Edibta.
La rete
Pur restando saldamente tra le società di mediazione creditizia con il più alto numero di collaboratori, nel corso del 2022 Credipass ha intrapreso una politica commerciale che punta a concentrarsi sulle figure professionali più produttive e reclutare solo consulenti con una certa esperienza nel settore, facendo loro offerte personalizzate con investimenti molto importanti. Questa decisione si è rivelata vincente e lo dimostra l’aumento del fatturato pro capite e di gruppo, nonostante il numero inferiore di collaboratori in struttura (800) rispetto al 2021. Questa evoluzione ha portato una maggiore soddisfazione anche nelle partnership con le singole banche.
Previsioni per il 2023
Nonostante i tanti punti interrogativi che pesano sul nuovo anno, sono dell’idea che i nostri investimenti faranno sì che riusciremo a conquistare nuove quote di mercato. Anche perché, in un momento caratterizzato dai tassi in rialzo, il cliente ha necessità di consulenza. E questo apre nuovi spazi ai professionisti in grado di supportare le scelte dei consumatori, e quindi alle società di mediazione creditizia. Nel 2023 ci focalizzeremo dunque sui reali appuntamenti dei nostri collaboratori attraverso la lead generation e proseguendo con il progetto della creazione di nuovi corner finanziari.

Facile.it Mutui e prestiti
Daniela Zancan, managing director

Nel 2022 abbiamo portato a termine il nuovo disegno organizzativo che aveva iniziato a prendere forma già dalla fine dell’anno precedente. Attorno all’unicità e all’ampiezza dei prodotti offerti dalla nostra realtà, abbiamo infatti completato l’apertura di 11 nuovi store e abbiamo voluto investire fortemente in un nuovo back office in grado di supportare anche le reti meno esperte nella gestione end to end di tutti i prodotti finanziari. Il nuovo back office specializzato nel prodotto cessione del quinto, ad esempio, ci ha riservato grandi soddisfazioni, sia in termini di nuove partnership attivate sia, soprattutto, in termini di crescita professionale di quei collaboratori che mai avevano offerto il prodotto in precedenza. Un ruolo significativo in questo processo è da riconoscere ai nostri collaboratori storici che hanno attivamente partecipato alla riorganizzazione e che, interpretandone al meglio lo spirito, hanno incrementato i propri volumi intermediati di oltre il 17% anno su anno”.

Bilancio 2022
Nel 2022 la business unit “Store & Facile.it Mutui e Prestiti” ha fatto segnare un incremento di circa il 10% delle revenues complessive. Con particolare riferimento ai prodotti finanziari abbiamo osservato una contrazione dell’8% dei volumi intermediati, prevalentemente dovuto al turnover di rete attuato durante l’anno, mentre il volume dei prodotti assicurativi e utilities è cresciuto del 43%.
La rete
A seguito della riorganizzazione di rete, il volume dei collaboratori è sostanzialmente rimasto invariato rispetto al 2021, con una crescita degli specialisti dei prodotti assicurazioni, utilities e una contrazione dei collaboratori sui prodotti finanziari. A partire dalla seconda metà dell’anno il trend si è invertito, permettendo all’azienda di accogliere nuovi collaboratori finance con caratteristiche e ambizioni professionali in linea con i valori e la progettualità di Facile.it.
Previsioni per il 2023
Nel 2023 proseguirà il percorso di crescita definito dal piano industriale 2022-2026. Rimarrà centrale lo sviluppo di nuovi store Facile.it, per cui la società sta valutando anche nuovi modelli di collaborazione atti a far crescere più velocemente la propria presenza territoriale. Investimenti importanti saranno poi dedicati alla crescita del team, sia tramite la selezione di nuove collaborazioni, sia continuando a stimolare lo sviluppo delle reti già attive attraverso la diversificazione di prodotto e il corretto utilizzo di tutte le leve messe a disposizione.

Monety
Antonio Ferrara, amministratore delegato

Ferrara, MonetyIl 2022 è stato un anno di consolidamento per Monety. Nell’anno appena terminato uno dei nostri obiettivi principali è stato quello di rafforzare il posizionamento di mercato sulle reti immobiliari, in quanto uno dei focus della società è l’attività legata al mercato dei mutui in connessione con i network. Quest’anno invece i nostri obiettivi riguarderanno non solo la crescita ulteriore in termini di volumi, ma anche lavorare sulle altre divisioni, e in particolare sul comparto personal finance e sul mercato dell’impresa”.

Bilancio 2022
Monety è una controllata del gruppo Gabetti tramite Tree Real Estate e il suo bilancio è attualmente in una fase di pre closing, tuttavia si può affermare che nel 2022 i volumi intermediati in termini di mutui sono vicino ai 400 milioni di euro, con una crescita importante sia di fatturato che di volumi intermediati rispetto al 2021.
La rete
La società di mediazione creditizia ha chiuso il 2022 con una rete composta da 175 collaboratori, in aumento rispetto ai 150 del 2021. Puntando sulla qualità delle risorse, l’azienda ha effettuato delle razionalizzazioni in corso d’anno e puntato su nuove risorse allo scopo di incrementare i volumi di fatturato. Nel 2023 Monety conta di inserire altri 35 consulenti per poi raggiungere nel 2024 il traguardo dei 250 collaboratori.
Previsioni per il 2023
Nell’anno appena iniziato la società punta a rafforzare, da un lato, il comparto dedicato alla personal finance e, dall’altro, la proposta digitale attraverso il brand Mutuisì. In particolare, sul secondo progetto, conta quest’anno di raccogliere i frutti degli investimenti e del lavoro avviato nel 2022 sotto il profilo tecnologico e della riorganizzazione della struttura. Un altro aspetto sul quale punterà a livello di gruppo sarà il broker assicurativo, Assicurare, che si può definire come uno spin off di Monety, al servizio della rete dei consulenti del credito ma anche al servizio della rete Gabetti.

Più Mutui Casa
Carlo Chidini, presidente

Carlo Chidini, presidente di Piu Mutui CasaIl 2022 è stato un anno particolare, che è andato a una velocità superiore rispetto agli altri. Per Più Mutui Casa è stato un anno di crescita, caratterizzato dall’avvio di una serie di investimenti che nel 2023 consentiranno di rilasciare ai consulenti servizi e strumenti digitali per offrire una consulenza ibrida, online e fisica. Siamo molto soddisfatti dei risultati e della forza dimostrata dal gruppo”.

 

Bilancio 2022
Più Mutui Casa chiuderà il 2022 con un erogato di 870 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto ai 750 milioni dell’anno precedente. È stato un anno straordinario e, nonostante gli aumenti dei tassi e le turbolenze sui mercati internazionali, ha dato risultati in linea con le attese e con il fatturato.
Rete dei collaboratori
La società di mediazione creditizia ha chiuso l’anno con 270 collaboratori, in aumento di 20 unità rispetto al 2021. La rete, segnala Chidini, presenta una media di erogato pro capite molto elevata, intorno ai 3,2 milioni di euro. Un risultato che rappresenta il punto di arrivo di un percorso iniziato 10 anni fa, al momento della nascita dell’azienda, quando si decise di puntare su un processo di crescita interna attraverso la formazione di collaboratori neofiti. Un’operazione che prosegue e si sta rivelando vincente.
Previsioni per il 2023
In un mercato caratterizzato dall’aumento dei tassi di riferimento per i mutui e da una buona dose di incertezza dal punto di vista finanziario, Più Mutui Casa nel 2023 punterà sulla consulenza e sugli sviluppi legati agli investimenti avviati nel 2022 in ambito digitale. Dopo 15 anni di tassi stabili nei quali la concorrenza si faceva tutta sul prezzo, secondo Chidini, diventerà più strutturale l’attività consulenziale legata alle esigenze finanziarie e assicurative dei clienti. E questo determinerà una crescita per le società di mediazione creditizia. L’azienda annuncia inoltre un cambiamento di pelle nell’operatività quotidiana a partire dal mese di gennaio, grazie ai nuovi strumenti tecnologici messi a disposizione della rete.

Premia Finance
Gaetano Nardo, amministratore delegato

Il 2022 ha portato grandi novità e soddisfazioni per Premia Finance. Innanzitutto l’ingresso di due nuove figure, cfo e direttore generale, ci ha consentito di intraprendere un importante percorso di crescita e diversificazione. Grazie al loro contributo abbiamo lanciato tre nuove divisioni: mutui, aziendale e assicurativa. E a fine anno abbiamo strutturato il comparto istruttoria delle prime due. Abbiamo quindi effettuato la prima operazione di crescita per linee esterne, attraverso l’acquisizione di Prestito Più, società con la quale avevamo una partnership già in corso. E la nostra Spa è stata ammessa ufficialmente agli scambi del nuovo segmento di Borsa Italiana, Euronext Growth Milan”.

Bilancio 2022
Nel 2022 il fatturato di Premia Finance ha registrato una crescita superiore al 20%, come nel 2021, e con l’aggregato di Prestito Più, secondo le prime stime, sfiorerà i 100 milioni di euro in termini di cessione del quinto di montante lordo. Ha inoltre raggiunto l’utile più alto in assoluto. La società di mediazione creditizia ha registrato due importanti ingressi lo scorso anno. Si tratta del chief financial officer (cfo) Calogero Incardona e del direttore generale Andrea Pennato, già direttore commerciale di Mutuionline Spa e amministratore delegato della stessa azienda, nonché amministratore delegato di Money360 (gruppo Mol). Figure incaricate di contribuire allo sviluppo delle tre nuove divisioni: mutui, aziendale e assicurativa.
La rete
La rete consta di 120 collaboratori, in lieve aumento rispetto ai 115 del 2021. Nel 2022 l’azienda si è concentrata sulla qualità dei propri consulenti, che hanno contribuito a un aumento del fatturato complessivo e pro capite. Ha inoltre raggiunto quota 50 agenzie e 4 uffici di proprietà, a Catania, Reggio Calabria, Bari e Milano, ai quali si aggiunge la sede di Roma.
Previsioni per il 2023
Nel 2023, da business plan, Premia Finance prevede di crescere sia per linee interne che per linee esterne nella cessione del quinto e conta di arrivare a 150 collaboratori. L’anno appena iniziato vedrà la fase di start up dei nuovi prodotti mutui, imprese e assicurazioni, con una particolare attenzione per l’efficienza e il servizio nei confronti della rete.

PrestitoSì e Holding H2B
Vincenzo Barba, presidente

Vincenzo Barba, presidente PrestitoSì e Holding H2B“Finisce un anno che traguarda ciò che ci eravamo prefissati nel 2019, quando abbiamo lanciato il nostro primo piano industriale. Sembrava un orizzonte lunghissimo e invece ci siamo arrivati meglio di come avevamo previsto. Ci siamo arrivati perché abbiamo centrato e superato gran parte dei nostri obiettivi, in termini di volumi, fatturato, innovazione e crescita per linea interna ed esterna. Il nostro core business, cessione del quinto e prestiti personali, si è consolidato, arrivando a toccare i 100 milioni di produzione. La nuova divisione AziendaSì è andata oltre i risultati previsti, anche se avremmo voluto fare di più nel comparto mutui. Questi risultati provengono da una crescita organica e non da acquisizioni da altre società e investitori esterni. Rientrare oggi tra i principali player nazionali dimostra la bontà dei nostri progetti. Stiamo vivendo cambiamenti profondi, alcuni epocali, alcuni minacciosi, alcuni entusiasmanti, ma quello che è certo è che continueremo nella nostra mission, attraverso le migliori idee, investimenti e strategie di business e a supportare la crescita delle persone. Ci attende un triennio molto importante e quello che abbiamo realizzato è niente rispetto a ciò che dobbiamo ancora realizzare”.

Bilancio 2022
PrestitoSì è cresciuta nei volumi e nel fatturato, salito del 52% rispetto al 2021. Il comparto della cessione del quinto ha raggiunto i 77 milioni di montante, la divisione prestiti personali i 20 milioni liquidati, la divisione mutui ha sfiorato i 10 milioni liquidati e la divisione AziendaSì i 20 milioni liquidati.
La rete
Il 2022 per PrestitoSì è stato un anno di conferme e di crescita, pianificato con inserimenti mirati e distribuiti nei momenti strategici. La società di mediazione creditizia ha chiuso l’anno con 230 collaboratori, in aumento rispetto ai 215 del 2021. Ha inoltre aperto10 nuovi point; 2 filiali dirette, una a Torino e una a Napoli; 7 agency a marchio esclusivo PrestitoSì Family ad Andria, Caivano, Vigevano (Pv), Torino, Casale Monferrato, Afragola (Na), Taranto.
Previsioni per il 2023
Nonostante le difficoltà che si profilano all’orizzonte, PrestitoSì punta a un ulteriore consolidamento nel 2023. In quest’ottica, la società ha messo in campo una serie di strategie per essere vicina alla rete e creare valore aggiunto per i nuovi credit advisor. Tra le novità previste per l’anno appena iniziato le principali sono una nuova infrastruttura informatica, che garantirà riconoscimento a distanza e omnicanalità; l’ampliamento dell’organigramma, con nuovi divisional ed executive manager; percorsi di formazione mirati; l’apertura di nuove filiali dirette e punti PrestitoSì Family.

24Max
Riccardo Bernardi, chief development officer

24Max chiuderà in utile, dopo il secondo e il terzo, anche il suo quarto bilancio. Si tratta di un ottimo risultato, considerati gli scossoni che hanno turbato il panorama internazionale e il progressivo raffreddamento del mercato immobiliare a seguito dell’aumento dei tassi dei mutui. Le prime proiezioni parlano di una crescita dell’erogato dei nostri credit specialist anche nel IV trimestre del 2022, in netta controtendenza rispetto alle compravendite immobiliari e a conferma della bontà del nostro modello di business, che prevede che il consulente del credito viva in un corner all’interno delle agenzie immobiliari Remax”.

Bilancio 2022
Secondo le stime, 24Max chiuderà il 2022 con 162 milioni di erogato, in aumento del 14% rispetto ai 142 milioni del 2021. Buona la performance dei comparti prestiti, cessione del quinto e polizze, saliti rispettivamente del 24%, 7% (con complessivamente 4 milioni di erogato) e 16%. In termini di fatturato, la società di mediazione creditizia passerà dai 3,380 milioni di euro del 2021 a circa 4 milioni nel 2022, che arriveranno a 4,5 milioni se si somma il fatturato delle polizze. Il fatturato crescerà dunque in misura maggiore rispetto alla produzione (segnando un +20%), grazie all’attenzione dedicata dall’azienda all’uso di prodotti più competitivi per cliente e al tempo stesso più redditizi.
Le rete
24Max ha chiuso il 2022 con 118 collaboratori, in aumento rispetto ai 100 del 2021, e 12 dipendenti full time. L’obiettivo è arrivare a 140/150 persone nel 2023. L’azienda si concentrerà su risorse in grado di garantire uno standard di produzione importante, in linea con la presenza di un corner all’interno di un’agenzia immobiliare.
Previsioni per il 2023
Grazie alla performance dell’anno appena concluso appare vicino il traguardo di raggiungere e superare la soglia dei 200 milioni di erogato, che la società di mediazione creditizia si è prefissata. Per centrare l’obiettivo nel 2023 punterà, da un lato, sulle linee di business prestiti e cessione del quinto, e dall’altro, su nuovi strumenti in grado di rendere la rete sempre più efficiente. In particolare, dopo aver rafforzato, lo scorso anno, il back office con l’ingresso di una risorsa esperta nel comparto, 24Max conta di portare l’erogato di prestiti e cqs a 7 milioni di euro dai 4 milioni del 2022. Proseguirà poi il percorso di collaborazione tra agente immobiliare e credit specialist, con il lancio di una app finalizzata a rendere sempre più efficace la comunicazione tra le due figure professionali.