L’Ivass prevede che i ricorsi all’Arbitro delle controversie assicurative da parte dei clienti delle compagnie di assicurazioni saranno numerosi. Lo ha dichiarato il 13 aprile il segretario generale Stefano De Polis nel corso del web seminar su “Bancassicurazione: discipline e tutele” organizzato dal dipartimento di scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Salerno. De Polis ha precisato che solo dal settore rca potrebbero arrivare almeno 5.000 ricorsi l’anno.
“Tenuto conto della conflittualità in alcuni rami del settore assicurativo e del contenzioso oggi esistente (solo nel ramo Rc auto a fine 2019 erano pendenti 221.453 cause civili e penali), pur considerando che l’Arbitro non potrà essere adito per controversie di rilevante importo, l’Ivass stima che dal solo settore Rca potrebbero venire non meno di 5.000 ricorsi l’anno“, ha affermato.
Circa gli impegni dell’Ivass ha aggiunto: “Stiamo lavorando per fare dell’Arbitro assicurativo uno strumento per una tutela rapida ed efficace di controversie in ambito assicurativo. Da parte nostra l’impegno è stato e sarà massimo per costruire un sistema efficiente, cui continueremo ad affiancare tutte le altre frecce di cui il nostro arco dispone per ‘ridurre alla fonte’ il contezioso“.
Ha poi precisato: “Penso agli interventi sul piano dell’educazione assicurativa per consentire ai consumatori scelte consapevoli e informate; a quelli in tema di semplificazione dei contratti e rafforzamento della chiarezza delle condizioni contrattuali e infine alla qualità della governance dei prodotti assicurativi, che richiede a imprese e intermediari di immettere sul mercato prodotti pensati per rispondere appieno alle esigenze della clientela“.
“Siamo convinti che occorra mettere in campo una articolata politica di tutela della clientela volta a rafforzare la fiducia, vero asset strategico anche per lo sviluppo del settore assicurativo, a vantaggio di una migliore gestione dei rischi della vita e delle attività di famiglie e imprese”, ha concluso De Polis.