Stevens, Reserve bank of Australia: “Se una bolla immobiliare dovesse scoppiare, non sarà a breve”

“Lo scoppio di una bolla immobiliare non è certo un evento improbabile, ma in ogni caso richiederà ancora molto tempo”. Le parole pronunciate da Glenn Stevens, governatore della Reserve bank of Australia durante il pranzo annuale della Anika Foundation lasciano trasparire un cauto ottimismo circa le sorti del mattone australiano nel breve periodo. Secondo il numero uno dell’istituto centrale di Canberra, grazie a una combinazione di prezzi contenuti, tassi bassi e profitti in aumento, nei prossimi mesi il settore dovrebbe conoscere una ripresa, che avrà ripercussioni positive sull’economia dell’intero Paese.

“Noi non crediamo che non esita un concreto rischio di crollo, e come banca centrale continueremo a vigilare sui mercati, sugli operatori e sui tassi come abbiamo sempre fatto. Ma le evidenze empiriche che abbiamo raccolto ci dicono che se una bolla dovesse scoppiare, non sarà a breve. Anzi, possiamo dire che il rischio attuale è molto più contenuto di quello che abbiamo corso 5 anni fa”, ha sottolineato Stevens.

“Nell’ultimo periodo il mercato australiano ha visto crescere in maniera consistente i prezzi delle abitazioni e il tasso di indebitamento delle famiglie. Si tratta di segnali che possono essere interpretati da alcuni come avvisaglie di uno scoppio imminente”, ha aggiunto il governatore. “Tuttavia numerosi studi mostrano che anche con livelli più elevati di prezzo e di indebitamento i nostri istituti di credito sarebbero perfettamente in grado di reggere il colpo, garantendo piena solvibilità. Questo vuol dire che il nostro Paese si trova in una situazione migliore di molti altri e che il rischio dell’esplosione di una bolla di cui tanto si parla è, in questo momento, remoto”.