Un bilancio dei primi mesi dell’anno dal punto di vista dei risultati e dell’operatività e cambiamenti registrati dopo l’entrata in vigore del decreto ministero dell’Economia e delle Finanze n.31 del 22 gennaio 2014 in tema di requisiti organizzativi dei mediatori creditizi e di abusivismo. Questi, in estrema sintesi, gli argomenti su cui SimplyBiz ha scelto di concentrare la sua nuova ricerca, che ha coinvolto un campione di 620 soggetti, di cui il 43% mediatori creditizi, il 32% agenti in attività finanziaria, il 10% collaboratori di mediatori creditizi, il 6% istituti finanziari, il 5% confidi e il restante 4% consulenti e operatori di società di software.
La prima domanda posta agli intervistati è stata: “Come è iniziato il 2014?”
Osservando il grafico sottostante è agevole notare che il 56% ritiene che l’inizio dell’anno sia stato nel complesso positivo, mentre il 14% ha risposto “stabile” e il 30% “negativo”. Nel 2013, invece, l’anno era iniziato in maniera positiva per il 37% degli intervistati, “stabile” per il 15% e negativo per la maggior parte dei rispondenti, pari al 48% quindi c’è stata una decisa inversione di tendenza.
Per avere un quadro generale più dettagliato abbiamo cercato di ottenere informazioni sull’andamento dei singoli mesi.
Alla domanda: “Com’è andato il mese di Gennaio 2014?” il 47% degli intervistati sostiene che sia stato un mese “positivo”, il 14% “stabile” e i 39% “negativo”.
Per il mese di febbraio, come si evince dal grafico seguente, il 57% degli intervistati ritiene questo un periodo “positivo”, il 13% “stabile” e il 30% “negativo”.
Ultimo mese monitorato è marzo. Alla solita domanda il 59% ha risposto “positivo”, il 16% “stabile” e il 25% “negativo”.
Come si può notare la situazione nel corso dei tre mesi è andata migliorando: se a gennaio la percentuale del campione che vedeva la situazione positiva era il 47% a febbraio il 57% e a marzo è salita al 59%.
Dopo questa panoramica sulla situazione nel primo trimestre dell’anno, abbiamo chiesto al campione se fosse a conoscenza dei contenuti del decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze n. 31 del 22 gennaio 2014, contenente il regolamento su requisiti organizzativi dei mediatori creditizi. L’85% degli intervistati ne è a conoscenza, il 15% no.
All’85% degli intervistati che sono a conoscenza del decreto è stato chiesto se ritenevano giusto quello di 20 collaboratori e dipendenti come limite dimensionale. Il 43% ritiene di sì, il 32% no, il 17% lo giudica troppo basso e l’8% troppo alto.
Successivamente è stato chiesto quale impatto potrebbe avere questa normativa sulle società di mediazione. Per il 48% le nuove norme porteranno diversi problemi, per il 29% problemi di altro genere, per il 17% avranno un basso impatto e per il 6% nessun impatto.
Passando al tema dell’abusivismo, il grafico che segue mostra che per gli intervistati, la situazione è rimasta sostanzialmente stabile dall’aprile del 2013. Il 92% del campione, infatti, ritiene che l’abusivismo oggi esista ancora e solo per una piccola percentuale (8%) l’abusivismo non esiste o esiste in parte.
Approfondendo l’analisi abbiamo chiesto cosa è migliorato e cosa è peggiorato in tema di abusivismo rispetto allo scorso anno.
Alla domanda: “Cosa è migliorato in tema di abusivismo” il 71% ha sostenuto che non è cambiato nulla, per l’11% è cambiato poco, per il 10% oggi esistono almeno maggiori informazioni sulla problematica, per il 6% ci sono meno abusivi in giro e per il restante 2% ci sono regole più stringenti.
Alla domanda: “Cosa è peggiorato in tema di abusivismo” il 55% ha risposto nulla, per il 26% vi è stato un aumento dell’abusivismo a causa delle normative, per il 10% la situazione è molto peggiorata, per il 6% è peggiorata poco e per il 3% vi è poco trasparenza.
Alla domanda: “Ritiene che l’Oam abbia fatto qualcosa per combattere l’abusivismo?”. La maggioranza degli intervistati, con una percentuale del 68%, dice di no e solo il 32% ritiene di sì.
L’ultima domanda del sondaggio ha riguardato il nuovo sito dell’Oam. Abbiamo chiesto di esprimere una valutazione in proposito: il 29% ritiene che sia discreto, il 26% migliore del precedente, il 21% ottimo, comodo e veloce, l’11% inutile, il 5% buono, il 3% lento, il 2% come il sito precedente e il restante 3% confuso e poco conosciuto.