Nel biennio 2022-2023, il 57,5% degli acquirenti ha scelto di affidarsi a un’agenzia per comprare casa. E il 79,8% dei clienti interessati all’acquisto ha espresso un giudizio nel complesso tra il buono e l’ottimo in merito ai servizi ricevuti. Tuttavia almeno una famiglia su quattro avrebbe voluto una consulenza sul mutuo e/o altri servizi in agenzia.
È quanto emerge dall’Indagine 2024 – Le famiglie italiane e il mercato immobiliare. Intermediazione e valutazione, diffusa lo scorso30 settembre da Tecnoborsa.
Gli aspetti da migliorare. Un cliente su quattro vorrebbe un aiuto con il mutuo
Sebbene gli agenti immobiliari soddisfino le esigenze dei loro clienti e forniscono loro un supporto efficace durante tutto il processo di acquisto, emerge tuttavia un margine di miglioramento sulla varietà dei servizi offerti agli acquirenti.
Secondo l’analisi di Tecnoborsa tra gli acquirenti che hanno utilizzato l’agenzia per portare a buon fine la transazione:
- il 50% avrebbe voluto ricevere supporto almeno per una parte delle attività attualmente svolte dai notai come l’individuazione di eventuali ipoteche o oneri;
- il 44,9% avrebbe voluto ottenere in agenzia l’attestazione a garanzia della regolarità della documentazione prevista dalla normativa vigente per effettuare la compravendita, facilitando così l’accesso a finanziamenti e agevolazioni fiscali;
- il 44,5% dei clienti avrebbe apprezzato la possibilità di essere messo in contatto con tecnici e professionisti qualificati per preventivi di spesa, progettazione di lavori di ristrutturazione o di adeguamento dell’immobile, e la possibilità di ricevere pratiche urbanistico-edilizie;
- il 38,4%, a parità di punteggio, la possibilità di ricorrere attraverso l’agenzia a ditte edili/operai per facilitare gli interventi successivi all’acquisto, dalla semplice tinteggiatura alla ristrutturazione completa e che l’agenzia fosse disposta ad fornire servizi successivi all’acquisto, come ad esempio i subentri/volture nelle varie utenze;
- il 27,4% avrebbe voluto che l’agente fornisse un servizio di consulenza sulle opportunità di finanziamento con banche o istituti di credito;
- il 24,3% che offrisse anche un servizio di consulenza circa l’opportunità e convenienza economico-commerciale dell’esecuzione di interventi di cambio di destinazione d’uso;
- il 18,5% avrebbe gradito una assistenza successiva all’acquisto, per proporre e gestire il bene acquistato sul mercato delle locazioni.
Internet e passaparola i canali più utilizzati dagli acquirenti
Andando ad analizzare attraverso quali canali informativi l’acquirente è venuto a conoscenza dell’abitazione poi effettivamente comprata si evidenzia un singolare podio che affianca al web il più tradizionale dei metodi: ai primi due posti ci sono infatti gli annunci pubblicati attraverso internet: in particolare, con il 37,6%, quelli sui siti di offerte immobiliari e, con il 19,7%, quelli diffusi attraverso i social network ma al terzo posto, con il 18,7%, troviamo il classico passaparola con conoscenti, vicini o custodi di stabili.
A seguire, con percentuali più basse, per l’8,7% delle famiglie italiane la casa è stata individuata recandosi fisicamente nelle agenzie immobiliari; per l’8,1% è stata fondamentale la consultazione di riviste specializzate; infine, il 7,3% ha trovato la casa dei propri sogni imbattendosi nel tradizionale cartello stradale con l’indicazione ‘vendesi’.
Peraltro, il 59,9% di quanti hanno individuato il bene successivamente comprato leggendo gli annunci presenti su internet, sulle riviste specializzate/quotidiani e/o su cartelli vendesi, ha affermato che gli annunci erano stati pubblicati da un’agenzia immobiliare; quindi, sommando questo valore a quello di coloro che si sono recati direttamente in agenzia, sale al 68,6% la percentuale delle famiglie acquirenti che è venuto a conoscenza dell’opportunità di acquisto, in modo diretto o indiretto, attraverso un’agenzia immobiliare.
Il 68% dei venditori si è rivolto a un’agenzia
Dal report di Tecnoborsa emerge inoltre che il 68,4% delle famiglie che ha venduto un immobile nel biennio 2022-2023 ha fatto ricorso al supporto tecnico professionale dell’agenzia immobiliare. Il restante 33% ha optato per soluzioni alternative al ricorso all’agenzia immobiliare principalmente per ragioni economiche, per non dover sostenere il costo della provvigione, per la percezione di una scarsità di servizi o per una mancanza di fiducia negli agenti.
Per quanto riguarda il giudizio sui servizi ricevuti, il 67% ha espresso un parere complessivamente positivo, tra il buono e l’ottimo.
Chi ha ritenuto l’assistenza e/o la consulenza non totalmente soddisfacenti avrebbe desiderato ulteriori servizi:
- il 57,1% un servizio di ristrutturazione con realtà virtuale così da avere una idea concreta delle potenzialità del bene;
- il 42,9% un supporto nell’individuazione di tecnici e operai per sanare eventuali irregolarità prima di immettere il bene sul mercato
- il 37%, un servizio di home staging per arredare e presentare l’immobile al meglio, così da ottenere un valore commerciale superiore.