Secondo gli ultimi dati (relativi ai primi sei mesi del 2011) diffusi dall’Osservatorio di Tecnocasa, le condizioni del real estate in Lombardia, come nel resto del Paese, rimangono difficili e la ripresa sembra lontana. I dati riportano una diffusa stagnazione sia in termini di domanda sia di prezzi. Migliora invece il mercato degli affitti. Ecco un quadro di quanto sta accadendo a Bergamo e Brescia.
Bergamo
Le quotazioni delle abitazioni di Bergamo nel primo semestre del 2011 sono aumentate dello 0,7%. Nei primi sei mesi del 2011 il mercato immobiliare nel centro di Bergamo ha lanciato segnali dinamici; protagoniste soprattutto le famiglie che realizzano acquisti migliorativi e che cercano nelle zone adiacenti al Centro storico tra cui zona Pignolo e largo Cinque Vie dove si trovano abitazioni d’epoca che si scambiano a prezzi medi di 3000-3500 euro al mq (buon usato) e 4000 euro al mq (per le tipologie di nuova costruzione). Si sono compravenduti soprattutto appartamenti con valore superiore a 350 mila euro. Diverso il mercato nella zona di Borgo Palazzo, in posizione più decentrata, dove sono acquistate abitazioni di tre – quattro locali su cui investire cifre medie di 250 mila euro. In zona ci sono abitazioni degli anni ‘70-‘80 che, in buone condizioni, si scambiano a prezzi medi di 2000-2500 euro al mq. Più difficili le compravendite nei quartieri di Boccalone e Celadina dove la maggioranza degli acquirenti ha bassa disponibilità di spesa e deve richiedere importanti interventi di mutuo. È in aumento la domanda di immobili in affitto alimentata da coloro che non riescono ad accedere al credito e da lavoratori fuori sede. La domanda si orienta su bilocali e trilocali, possibilmente arredati. Ad acquistare sono state soprattutto famiglie al primo acquisto e giovani coppie che hanno preferito acquistare nell’hinterland dove i prezzi sono più contenuti. Tra gli acquirenti anche investitori che impiegano un capitale medio di 120 mila euro per comprare bilocali che poi affittano a 500 euro al mese.
Brescia
Nei primi sei mesi del 2011 i valori immobiliari di Brescia hanno registrato una diminuzione dello 0,4%. Tra i quartieri con un leggero ribasso dei prezzi si segnalano Mompiano e Crocefissa di Rose dove si è notata una diminuita disponibilità di spesa da parte dei potenziali acquirenti diventati anche più esigenti. Si registra una diminuzione degli investitori che generalmente si indirizzano su appartamenti da mettere a reddito, locandoli a studenti universitari perché in zona ci sono le facoltà di Medicina e di Ingegneria. Nella prima parte dell’anno hanno comprato soprattutto coloro che erano alla ricerca della prima casa anche se gli acquirenti più giovani preferiscono spostarsi nelle zone a sud della città, meno costose. Tra queste ci sono S. Polo, Brescia 2 e Sant’Anna. Le tipologie più ambite sono state il trilocale su cui si investono cifre medie di 150-170 mila euro, i bilocali acquistati da genitori di studenti e professionisti che lavorano presso la struttura ospedaliera. Si sono preferite le abitazioni dotate di ascensore, in buoni contesti condominiali e in buono stato. Mompiano è una zona residenziale dove acquistano soprattutto famiglie. L’area di via Crocifissa di Rose si trova nella parte nord della città, non distante dal centro ed è caratterizzata da condomini costruiti a partire dagli anni ‘50 e da alcune villette Liberty degli anni ‘20 e ’30, concentrate nei pressi di via Martinengo Cesaresco e delle sue parallele. Si tratta di una delle zone maggiormente quotate di Brescia con negozi ed uffici.
Per acquistare un appartamento ristrutturato si spendono tra 3500 e 4000 euro al mq mentre uno da ristrutturare, in un contesto signorile, ha un prezzo di 2000 euro al mq.