Oltre alla congiuntura socio economica dell’area euro, è da tenere in forte considerazione il fatto che i volumi erogati sono influenzati dal rallentamento delle operazioni di sostituzione e surroga, che hanno rappresentato nel terzo trimestre 2011 circa il 2% dei volumi, mentre esattamente un anno prima erano stimati in circa il 13%. Osservando gli ultimi dodici mesi (Ottobre 2010-Settembre 2011) rileviamo che sono stati erogati alle famiglie italiane finanziamenti per l’acquisto di abitazioni per 53.009,81 mln di euro. I volumi complessivi su base annua si possono ritenere ancora buoni anche se in calo (-3,6%) rispetto a quelli registrati nel trimestre precedente.
Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui in essere, in Italia la tendenza rimane sempre improntata alla crescita. Dopo un iniziale periodo di flessione, avvenuto tra il primo e il secondo trimestre del 2008, l’andamento ha poi ripreso ad aumentare fino a raggiungere il volume record di 315.405 milioni di euro in quest’ultimo III trimestre 2011, facendo registrare dunque un aumento pari a +0,67% rispetto al secondo trimestre 2011.
Attraverso la base dati dell’Ufficio Studi Tecnocasa è stata analizzata la tendenza rispetto alla quantificazione media dell’importo di mutuo. Nel terzo trimestre del 2011, a livello nazionale si è notato un lieve incremento del ticket medio di mutuo rispetto allo scorso trimestre. Il ticket medio nazionale si è attestato a circa 125.600€. Rispetto al secondo trimestre 2011 (124.900 €) si è dunque riscontrata una maggiore quota media erogata per singolo finanziamento con una differenza pari a circa 700 euro (+0,56%).
Le agitazioni sui mercati finanziari dovute alle vicende politiche in medio oriente e la spinta inflazionistica durante i primi mesi del 2011 hanno spinto la Banca Centrale Europea a ritoccare al rialzo di 50 punti base (25bps nel mese di aprile 2011 e 25bps nel mese di luglio 2011) il tasso di riferimento Bce. Il tasso euribor aveva però anticipato la tendenza già con i primi mesi dell’anno e ha continuato a crescere nelle rilevazioni fino a luglio quando ha quotato come media mensile l’1,59%. Le successive tensioni economiche sui debiti sovrani dell’area Euro che si sono innestate nell’agosto del 2011, hanno avuto come effetto un ridimensionamento dell’euribor, la cui media di settembre 2011 è leggermente scesa a 1,54%. La tendenza ha solo anticipato il duplice intervento al ribasso operato della Banca Centrale Europea che ha riportato il tasso di riferimento BCE all’1% con due tagli da 25bps uno nel mese di novembre e uno nel mese di dicembre. L’intervento inaspettato ha riportato l’euribor intorno all’1%, sugli stessi valori di esattamente 12 mesi prima. L’eurirs (20 anni) ha iniziato a una nuova fase ribassista nel mese di aprile 2011, allora quotava 4,05%, arrivando a scendere sotto la soglia del 3% nel successivo mese di settembre.
L’evoluzione del mercato del credito alle famiglie nei primi mesi del 2012 rimane fortemente condizionato dall’andamento della situazione economico-finanziaria mondiale. In calo la domanda da parte delle famiglie (-44% a gennaio 2012). La situazione economico finanziaria impone alle famiglie maggiore prudenza rispetto all’assunzione di impegni finanziari, in particolare l’andamento del mercato finanziario induce le banche a politiche di credito più attente ed a incrementare il costo dei finanziamenti. Nel nostro Paese non è mancato l’apporto al credito alle famiglie seppur in calo rispetto allo scorso anno. Il mercato ha privilegiato operazioni a persone di media età, dove fossero presenti più portatori di reddito, preferibilmente con occupazione stabile.
La domanda di credito è stata e sarà condizionata sia dal clima di fiducia dei consumatori sia dal mercato del lavoro nelle sue componenti di occupazione e reddito. L’offerta bancaria sarà condizionata sia dal costo del funding per gli istituti di credito sia dall’andamento del Paese. Saranno privilegiate le operazioni di acquisto mentre surroghe e sostituzioni agli attuali prezzi non saranno più economicamente convenienti.