Tyche Bank ha chiuso l’esercizio 2024 con un utile netto di 8,7 milioni di euro, in aumento rispetto al 2023. Il margine di intermediazione, calcolato sui dati proforma, è pari a 31,9 milioni di euro, incrementato del 49,8% rispetto al 2023, nonostante i maggiori oneri finanziari legati all’aumento del costo della raccolta, soprattutto a scadenza.
“Il 2024 è stato un anno fondamentale per la storia e lo sviluppo del nostro istituto: la conclusione dell’operazione che ha portato alla nascita della nuova realtà di Tyche Bank, ha dimostrato la nostra capacità di execution del complesso progetto di trasformazione in banca avviato lo scorso anno – ha dichiarato Enrico Rossetti, presidente di Tyche Bank –. Tyche Bank è entrata nel contesto bancario e creditizio nazionale con una forte dotazione di liquidità, ed una solida dotazione di capitale: gli ottimi risultati proforma dell’esercizio 2024 confermano in pieno l’efficacia del nostro modello di business. Nel corso dell’anno abbiamo terminato le attività di integrazione delle due strutture, avviato la divisione ‘special situations’ e rafforzato le altre strutture di business. Infine, siamo orgogliosi del successo del lancio di ContoTe, il nostro primo prodotto digitale dedicato ai privati che, in un contesto economico incerto, hanno scoperto un’opportunità sicura e remunerativa, rafforzando il posizionamento della banca quale partner di fiducia per il risparmio e l’investimento”
Nel 2024 Tyche Bank ha chiuso l’esercizio con un totale attivo pari a euro 288,4 milioni, +42,2% rispetto a fine 2023 (confronto con perimetro omogeneo). Il dato dell’attivo è riferibile per il 52,1% ai crediti verso clientela e agli impieghi finanziari, per il 19,5% ad attività finanziarie riferibili ad accordi di investimento e partecipazioni, per il 17,3% da cassa e disponibilità liquide.
I mezzi propri al 31.12.2024 sono pari a euro 61,5 milioni mentre il restante del passivo è pari euro 226,9 milioni. Il dato della raccolta diretta registra un incremento significativo rispetto lo scorso anno (+68%) attestandosi a fine 2024 ad euro 186,6 milioni grazie alle iniziative commerciali di raccolta soprattutto tramite canali on-line.
La società, infine, si conferma patrimonialmente solida con un Cet1 Ratio al 31 dicembre 2024 pari al 33,5%, che non include il risultato d’esercizio contabile, e che risulta ampiamente capiente per sostenere l’evoluzione dell’attività aziendale e gli ulteriori investimenti previsti per il 2025.
L’esercizio 2024, considerando i dati proforma a perimetro omogeneo, si chiude con un utile netto di 8,7 milioni di euro in aumento rispetto al 2023. Il margine di intermediazione, calcolato sui dati proforma, è pari a 31,9 milioni di euro, incrementato del 49,8% rispetto al 2023, nonostante i maggiori oneri finanziari legati all’aumento del costo della raccolta, soprattutto a scadenza. I costi operativi si presentano in aumento rispetto al 2023 (+29,2%) a causa degli incrementati costi di struttura, sia con riferimento agli investimenti in personale propedeutico e coerente con il piano di sviluppo dell’istituto sia con riferimento ai costi sostenuti principalmente per il cosiddetto “Progetto Banca”, afferenti per lo più a costi delle società di consulenza o di professionisti. Le rettifiche di valore su attività finanziarie pari a 3,7 milioni di euroregistrano un aumento significativo rispetto allo scorso anno per effetto di una politica di copertura dei crediti deteriorati originati dalla banca più conservativa (copertura totale dei crediti deteriorati originati pari al 62,6% e delle sole sofferenze del 74,5%).