Il consiglio di amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati del primo trimestre 2012. Federico Ghizzoni, amministratore delegato di UniCredit ha dichiarato: “Il grande successo riscosso dall’aumento di capitale di UniCredit ci ha consegnato uno stato patrimoniale estremamente solido che ci consente di affrontare fiduciosi il contesto attuale. Grazie a questa e ad altre misure di rafforzamento patrimoniale, come il riacquisto di bond subordinati perfezionato nel mese di febbraio, abbiamo superato l’obiettivo previsto per il 2012 di portare al 9% il Common Equity Tier I (CET1) secondo Basilea III. Considerate le sfidanti condizioni economiche e dei mercati, UniCredit presenta una solida evoluzione dell’utile netto, un miglioramento della posizione di liquidità e progressi soddisfacenti nell’esecuzione del Piano Strategico”.
Il primo trimestre del 2012 appare in crescita significativa rispretto al quarto del 2011, con un utile netto a fine marzo, elementi straordinari compresi, pari a 914 milioni di euro, in crescita del 12,8% sul 1trim 2011. L’utile netto normalizzato 1trim 2012, esclusi i proventi derivanti dal riacquisto di titoli Tier I e Upper Tier II, è balzato a €444 milioni con un incremento dell’80% rispetto al 4trim 2011; hanno concorso a questo dato in particolare un buon risultato di negoziazione, il repricing in Italia, rigorosi controlli sui costi e un’intensa attività Risultati del 1° trimestre 2012 Comunicato stampa della clientela. L’utile netto normalizzato è tuttavia calato del 45% su base annua, principalmente per l’eccezionalità dei risultati da negoziazione realizzati nel 1trim 2011, per la volatilità dei mercati finanziari e il continuo deterioramento del contesto macro economico in Europa. Il risultato netto di gestione, al netto degli elementi straordinari, nel 1trim 2012 è aumentato del 46% sul 4trim 2011, caratterizzato da una certa debolezza. Oltre al valido contributo dato dal risultato di negoziazione, i risultati sono sostenuti da una gestione operativa stabile con un trend positivo in Italia e dalla riduzione degli accantonamenti su crediti, in calo del 7% nel 1trim rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente e in calo del 6% rispetto al 4trim 2011. Su base annua il risultato netto di gestione è diminuito del 25%, al netto dei proventi risultanti dal riacquisto di titoli Tier I e Upper Tier II, e continua a riflettere le difficoltà e la volatilità del contesto in cui le banche si trovano attualmente ad operare.