Unicredit ha avviato il processo di internalizzazione del business bancassurance vita in Italia attraverso la disdetta degli accordi in essere con Cnp Assurances e Allianz. Questo comporta l’esercizio del diritto di acquistare la quota del 51% di Cnp Unicredit Vita (Cuv) detenuta da Cnp Assurances e la quota del 50% di Unicredit Allianz Vita (Uav) detenuta da Allianz. Al perfezionamento dell’operazione, Unicredit controllerà il 100% di Cuv e Uav.
“Terminate le partnership di lunga data con due dei più rinomati gruppi assicurativi globali come Cnp Assurances e Allianz, l’internalizzazione del business bancassurance vita in Italia consentirà a UniCredit di accelerare la crescita in un settore basato su commissioni e con una buona profittabilità, in cui la banca è già uno dei maggiori operatori, nonché di ottenere sinergie e di migliorare ulteriormente il livello del servizio offerto ai clienti”, precisa il gruppo bancario in una nota stampa.
La società chiarisce inoltre che il business bancassurance danni non subirà conseguenze e continuerà a essere gestito attraverso le joint venture con Allianz “nei termini comunicati al mercato nel gennaio 2022”.
Per entrambe le società, che è previsto saranno successivamente fuse, l’operatività continuerà a fare affidamento sull’attuale assetto compresi, per un periodo di transizione, i servizi forniti dagli attuali partner assicurativi secondo quanto previsto dagli accordi parasociali.
Il perfezionamento di ciascuna delle transazioni, soggetto alle consuete autorizzazioni da parte delle autorità competenti, è previsto nel corso del 2025. Successivamente al perfezionamento, le due società riporteranno managerialmente alla divisione bancassicurazione recentemente creata e guidata da Alessandro Santoliquido, responsabile del business assicurativo a livello di gruppo.
Le operazioni verranno finanziate per cassa. L’impatto sulla posizione di capitale del gruppo dipenderà dai prezzi di acquisto che verranno determinati.
Sulla base delle stime preliminari l’impatto complessivo sul rapporto Cet1 del gruppo è atteso di circa 20 punti base, in conseguenza del riconoscimento a Unicredit da parte della Bce dello status di conglomerato finanziario soggetto alla vigilanza supplementare e dell’applicazione del cosiddetto “Danish Compromise”.