Unicredit festeggia il 15° trimestre di crescita sostenibile. I dati al 30 settembre 2024

Unicredit LogoRisultati record nel III trimestre 2024 per il gruppo Unicredit, che ha festeggiato il suo 15° trimestre consecutivo di crescita sostenibile. L’utile netto del trimestre è risultato pari a 2,5 miliardi di euro e in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente; mentre l’utile netto nei primi 9 mesi è risultato pari e 7,7 miliardi, in aumento del 16% si primi 9 mesi del 2023.

Abbiamo riportato il nostro quindicesimo trimestre consecutivo di crescita redditizia e risultati finanziari record con utile netto di €2,5 miliardi, o €7,7 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, ed una crescita dell’utile per azione del 31% anno su anno. Le commissioni sono cresciute del 8,5% rispetto allo scorso anno, supportate dall’attività della clientela mentre continuiamo a trasformare il nostro business. Assieme ad un margine di interesse resiliente, costi saldamente sotto controllo ed un costo del rischio ancora molto basso, il nostro Rote ha raggiunto il 19,7% senza aggiustare per il nostro capitale in eccesso – ha commentato l’amministratore delegato Andrea Orcel -. Tutte le nostre regioni stanno contribuendo al nostro successo, beneficiando a loro volta della partecipazione ad un Gruppo più ampio. A dimostrazione della fiducia che riponiamo nella nostra crescita sostenibile e di qualità, aumenteremo il nostro dividendo al 50% dell’utile netto a partire dal 2025, in rialzo rispetto al 40% attuale, data la solidità dei nostri utili e della nostra generazione organica di capitale. Nell’arco del ciclo, continueremo a dimostrare una redditività solida e distribuzioni eccellenti. Durante il trimestre, abbiamo impiegato parte del nostro capitale in eccesso e abbiamo fatto un investimento in Commerzbank che potrebbe o meno, infine, condurre ad una combinazione completa. Questo è in linea con il nostro approccio disciplinato verso le opzioni inorganiche, che continuiamo a valutare secondo criteri finanziari stringenti, mantenendo al contempo opzionalità per il futuro. La nostra priorità su base quotidiana resta comunque l’impegno ad accelerare la nostra indiscussa leadership nel settore e a raggiungere le nostre ambizioni di crescita organica. Siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo conseguito per i nostri clienti, per le nostre comunità e per i nostri azionisti, e le nostre persone non perderanno la determinazione a conseguire risultati eccellenti per tutti i nostri stakeholder”.

I ricavi totali si sono attestati a €6,1 mld nel 3trim24, in calo del 2,9% trim/trim per via dell’effetto della stagionalità sulle commissioni, pari a €1,9 miliardi (-8,3% trim/trim), compensate da dividendi più alti e da un margine di interesse resiliente pari a €3,6 miliardi (invariato trim/trim). I ricavi totali sono aumentati del 2,9% a/a, trainati dalle commissioni (+8,5% a/a), parzialmente controbilanciate dal margine di interesse (-1,0% a/a) e dai proventi da attività di negoziazione (-7,7% a/a).

I ricavi netti hanno raggiunto €6,0 mld nel 3trim24, in calo del 5,3% trim/trim e in rialzo del 2,6% a/a. Nel 3trim24 il margine di interesse si è attestato a €3,6 mld, invariato trim/trim, nonostante un Euribor medio inferiore e minori volumi di prestiti, compensati da un numero maggiore di giorni nel trimestre, con una continua efficace gestione del pass-through, che si è attestato a circa il 32% medio nel trimestre.

Il margine di interesse è diminuito del 1,0% a/a per via di minori tassi di mercato (Euribor medio a 3 mesi) e minori volumi di prestiti, quasi interamente compensati da maggiori tassi sui finanziamenti alla clientela e dalla contribuzione di componenti non commerciali fra i quali l’hedge strutturale sui depositi core. La prioritizzazione di clienti e segmenti di mercato redditizi e di qualità da parte del Gruppo continua a risultare in un margine di interesse netto eccellente e in grado di generare capitale.

Le esposizioni deteriorate lorde si sono attestate a €11,8 mld nel 3trim24 (+0,8% trim/trim e -1,6% a/a) generando un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi del 2,7% (invariato trim/trim e a/a), mentre le esposizioni deteriorate nette si sono attestate a €6,2 mld nel 3trim24 (+1,2% trim/trim e +0,5% a/a) con un rapporto tra esposizioni deteriorate nette e totale crediti netti del 1,4% (invariato trim/trim e a/a). Il rapporto di copertura sulle esposizioni deteriorate è stato del 47,0% nel 3trim24 (-0,2 p.p. trim/trim e -1,1 p.p a/a).

Le sofferenze lorde si sono attestate a €3,2 mld nel 3trim24 (-5,5% trim/trim e +9,8% a/a) con un rapporto di copertura del 68,5% (+3,2 p.p. trim/trim e -4,8 p.p. a/a). Le inadempienze probabili lorde (UTP) si sono attestate a €7,8 mld nel 3trim24 (+3,8% trim/trim e -5,6% a/a), con un rapporto di copertura del 39,4% (-1,0 p.p. trim/trim e -1,7 p.p. a/a).

Il Cet1 ratio del gruppo si è attestato al 16,1% nel 3trim24, in calo di 8 pb trim/trim, principalmente per effetto di +126 pb relativi alla generazione organica di capitale, -93 pb relativi alla distribuzione (-54 pb per l’accantonamento del riacquisto di azioni proprie per €1,5 mld relativo al 3trim24, -36 pb per l’accantonamento del dividendo per €1,0 mld relativo al 3trim24, e -2 pb relativi ai coupon sui CASHES per €0,1 mld), -26 pb derivanti da investimenti strategici15 , -5 pb derivanti dalla variazione degli RWA per effetto dello scenario PD, +2 pb legato agli impatti del quadro regolamentare, -12 pb relativi ad altri elementi16 .

Il patrimonio tangibile di gruppo si è attestato a €56,6 mld, in rialzo del 1,3% trim/trim e in rialzo del 1,7% a/a, mentre il valore contabile tangibile per azione di Gruppo si è attestato a €35,8, in rialzo del 4,4% trim/trim e in rialzo del 13,8% a/a.

Il RoTE su un CET1 ratio al 13% si è attestato al 23,4% nel 3trim24, in calo di 0,2 p.p. trim/trim e in calo di 0,1 p.p. a/a.