Usura, arrestate 9 persone in provincia di Taranto

Guardia di FinanzaSei persone sono finite in carcere e 3 agli arresti domiciliari per associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività finanziaria e per usura nelle province di Taranto e Matera.

I provvedimenti restrittivi della libertà sono stati disposti dal Gip del Tribunale di Taranto, Filippo Di Todaro, su richiesta del Pm Giovanna Cannarile al termine di un’attività investigativa eseguita dalle Fiamme Gialle con servizi di osservazione, pedinamento e intercettazioni telefoniche che hanno consentito di individuare un’organizzazione delinquenziale dedita a un’intensa attività di finanziamenti a tassi usurari in danno di piccoli imprenditori in difficoltà economiche.

L’organizzazione, spiega un comunicato della Guardia di Finanza, faceva capo al 53enne lizzanese S.C.D., già coinvolto in passato in vicende analoghe e già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con l’obbligo di soggiorno nel comune di Lizzano.

Le illecite operazioni di finanziamento erano caratterizzate dall’applicazione di tassi d’interesse di natura usuraria pari al 10% mensile. A fronte dei mancati pagamenti degli interessi, si procedeva alla loro ricapitalizzazione, facendo così aumentare in modo esponenziale l’importo del capitale da restituire.

Una delle persone arrestate si è resa responsabile anche del reato di favoreggiamento personale, avendo mascherato prestiti usurari mediante l’emissione di fatture fiscali riferite a operazioni oggettivamente false, facendo figurare come se i titoli di garanzia prodotti dagli usurati fossero riconducibili al pagamento delle predette fatture.

Un imprenditore, al quale sono stati elargiti più prestiti in denaro a tassi usurari, opera nel settore della vendita ambulante presso i mercati rionali delle province di Taranto e Brindisi (da qui la denominazione data all’operazione di servizio).

Nei confronti degli arrestati e dei loro familiari conviventi è stato altresì eseguito, sempre su disposizione del predetto Gip, il sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. di beni e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 200.000 euro.