La prima edizione del rapporto, spiega una nota, identificò 7 temi correlati alla tecnologia e analizzò il loro possibile impatto sui pagamenti. Due anni dopo, la seconda edizione continua la conversazione costruendo su temi esistenti e traccia la loro evoluzione nei prossimi 3-5 anni. Il rapporto prosegue nel discutere le conseguenze delle modalità in cui i servizi di pagamento sono forniti, gestiti ed elaborati.
Il rapporto termina con tre risultati chiave che sono stati realizzati per stimolare il prosieguo della discussione, ovvero: I consumatori sono inclini a condividere con i loro dati personali con le aziende se ciò significa ricevere in cambio servizi di valore, semplici e senza complicazioni; le aziende devono lavorare insieme per condividere approfondimenti sui consumatori se desiderano soddisfare le attese crescenti dei consumatori di servizi personalizzati; i divari culturali tra vecchie e nuove tecnologie devono essere colmati per stimolare il successo delle attività e soddisfare la domanda dei consumatori.
“Noi in Visa Europe crediamo che il futuro della tecnologia e il futuro del settore dei pagamenti siano irrevocabilmente legati – ha dichiarato Adam Banks, chief technology officer e head dell’It di Visa Europe -. Questo rapporto evidenzia che i consumatori stanno abbracciando le evoluzioni tecnologiche nei pagamenti e stanno spingendo l’ecosistema a fornire sempre più nuove tecnologie, in particolare nei pagamenti. Questi nuovi sviluppi, sia nell’ambito dei pagamenti mobile sia in quello dei pagamenti online, hanno attirato molti investitori e questa tendenza continuerà. Siamo eccitati da queste opportunità che il futuro ci riserva ma siamo anche consapevoli delle pressioni che stanno sollevando sia i fornitori sia le imprese, quali Visa Europe, nello sforzo di integrare nuove tecnologie in attività imprenditoriali e commerciali più stabili. Tuttavia, nonostante le condizioni economiche crediamo che l’innovazione sarà fiorente”.
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