La customer satisfaction varia a livello internazionale
A livello globale, le banche stanno progressivamente migliorando i propri modelli e le proprie offerte per raggiungere livelli superiori di customer satisfaction, con qualche differenza tra le diverse aree geografiche. I clienti del Nord America sono i più soddisfatti (80%), seguiti dall’Europa Centrale (71%), America Latina (69%), Europa Occidentale (66%) ed Estremo Oriente (53%).
“Le banche meritano un plauso per aver intrapreso i passi necessari per sviluppare la relazione con il cliente”, ha detto Jean Lassignardie, global head of sales and marketing di Capgemini Financial Services. “Tuttavia, dal momento che diversi competitor non bancari si stanno affacciando al mercato, le banche dovranno differenziarsi offrendo prodotti innovativi, migliorando la gestione e i servizi dei canali di vendita e sviluppando l’offerta di servizi sul canale mobile”.
Prevenire la perdita del cliente richiede nuovi approcci
Il report rileva come le banche che hanno adottato la tradizionale strategia del “fare ogni cosa” per migliorare la customer experience valutino la scelta di differenziarsi soltanto su una o due dimensioni specifiche, dando priorità a investimenti e competenze che effettivamente rispondano alle esigenze più pressanti dei clienti.
“Il 23% dei banchieri identifica i modelli della propria banca come end-to-end, ma in questi periodi di incertezze, sostenere questa strategia è una sfida ambiziosa” ha detto Patrick Desmares, secretary general di Efma. “Oggi le banche hanno bisogno di focalizzarsi su strategie olistiche, agili, a prova di futuro, oppure corrono il rischio di veder ridurre la propria base clienti”.
Il report presenta tre potenziali modelli di business che favoriscono il successo delle banche retail:
1) Product leader: i leader di prodotto possiedono competenze distintive nello sviluppo, nel bundling e nel pricing dei prodotti e possono meglio valutare il rischio cliente. Queste banche sono in grado di offrire un mix di prodotti ad un prezzo che pesi in misura efficace tanto l’esigenza del cliente quanto il rischio, ottenendo profittabilità e garantendo valore nel lungo termine;
2) Utilities/processor: sono gli operatori bancari che riescono ad eccellere nel processamento di transazioni con un’elevata efficienza di costo, che gestiscono al meglio velocità di esecuzione e volumi. Caratteristiche che permettono a queste banche di proporsi per soddisfare futuri bisogni di processing su larga scala, a livello locale, regionale o globale;
3) Distributor: sono le banche specializzate nella gestione dei canali, hanno infrastrutture di eccellenza a supporto della gestione della relazione con il cliente sui diversi canali. Oltre ad avere un’elevata produttività delle vendite, i distributori offrono al cliente un’elevata esperienza cross-canale e self-service.
Le banche hanno l’opportunità di decidere su quali aree focalizzarsi allo scopo di differenziarsi e far evolvere il proprio modello di business o come product leader o utility/processor o distributor. Ciò permetterà alle banche retail di raggiungere una customer experience elevata e valorizzare relazioni di lungo termine con i propri clienti.
Il mobile è visto come il canale a più potenziale
Per quanto il mobile banking sia ancora in uno stadio di relativa maturità, al canale mobile verranno destinati i maggiori investimenti per migliorare la customer experience. Dal 2015, più del 60% dei clienti (a livello internazionale) sarà propenso a utilizzare il mobile banking. Oggi il canale mobile è quello che offre la customer experience meno positiva, ma al contempo è quello che l’ha vista incrementare maggiormente rispetto a tutti gli altri canali. Per avere successo, le banche avranno la necessità di allineare le proprie strategie mobile alle esigenze dei clienti target.
Leggi il World retail banking report 2012